Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute

venerdì 31 dicembre 2010

Caro benzina: i consigli ecologici per risparmiare

I consigli ecologici per difenderci dal caro benzina.
Vai a piedi (o in bicicletta); gonfia gli pneumatici; spegni il motore (ogni volta che è possibile); preferisci i distributori indipendenti; segui gli altri consigli per la mobilità sostenibile di Ecologia e/è Risparmio.


Torna il caro prezzi della benzina e dei carburanti, guarda caso sempre in occasione delle feste e del relativo esodo. Per il singolo ecoconsumatore è impossibile opporsi ai giochi dei prezzi dei carburanti.
Possiamo però fare qualcosa per difendere le nostre tasche e anche per aiutare l'ambiente, riducendo i consumi.

Vi diamo qualche semplice consiglio da applicare subito per limitare i danni.

Preferisci i distributori indipendenti
Forse già lo sai. Questo non è un ecoconsiglio, perchè la benzina inquina sempre allo stesso modo. Però per non cedere al caro prezzi, puoi preferire i distributori indipendenti.
Un esempio: a oggi (31 dicembre 2010) il prezzo massimo rilevato per la benzina è di 1,487 euro; il prezzo minimo è di 1,349. Quasi un decimo e mezzo di euro di differenza, cioè oltre un euro ogni dieci litri! Beh, se vai nel sito prezzibenzina.it vedrai che tutta la fascia di prezzi più bassi corrispondo ai distributori indipendenti (cioè quelli che non  hanno i marchi più conosciuti), compresi i distributori a marchio di alcune catene di supermercati.
Qui trovi un elenco aggiornato di distributori indipendenti. fai visita a quelli più vicini a te e verifica se effettivamente il prezzo conviene.


Vai a piedi!
Soprattutto per lo shopping ed i prossimi saldi, ti consiglio di limitare al massimo l'uso dell'auto. Risparmi soldi, tempo, fatica, stress, biglietti del parcheggio, maledizioni degli altri automobilisti impazziti. Lascia l'auto al parcheggio o, se per te è impossibile, usa l'auto per arrivare a un posto di scambio dove prendere qualche mezzo pubblico o proseguire a piedi.
In alternativa: usa la bicicletta, anche se fa freddo.

Spegni il motore
Ci sono decine di occasioni in cui lasciamo acceso il motore inutilmente. Con le macchine di oggi conviene spegnere e riaccendere anziché lasciare il motore acceso e consumare benzina inutile. Alcuni casi in cui puoi spegnere il motore: a un passaggio a livello oppure quando ti fermi fuori del garage per aprire il cancello.

Gonfia le gomme (o pneumatici)
Se circoli con le gomme poco gonfie, consumi di più. Devi solo fare un piccolo gesto: controlla la pressione delle gomme della tua auto una volta al mese.
Un trucco: quasi sempre ormai il controllo della pressione è self service. E' facile sporcarsi le mani. Per evitare questo rischio, tieni in macchina qualche guanto "usa e getta" che hai già utilizzato al supermercato. Per un'operazione breve e semplice come il controllo della pressione vannno benissimo.


Segui gli altri consigli di Ecologia e/è Risparmio per la mobilità sostenibile
Qui trovi altri consigli utili per risparmiare seguendo alcuni criteri per una mobilità (più) sostenibile e per risparmiare carburante.

[foto Flickr]

mercoledì 29 dicembre 2010

Natale verde: cucinare in modo creativo con gli avanzi

Come non sprecare il cibo avanzato da pranzi e cenoni. 
Basta usare le ricette tradizionali, dalle frittate di pasta alle polpette, dalle torte rustiche agli involtini.
Macedonie di frutta e panettoni farciti sono altre soluzioni semplici e gustose.
Un modo per risparmiare, non inquinare e ridurre i rifiuti.


Dopo i nostri consigli per non sprecare il cibo di pranzi e cenoni, oggi ti diamo altre informazioni per il riciclo creativo dei cibi avanzati.

Come nota la Coldiretti, infatti, oltre un terzo delle portate preparate per la vigilia, per il pranzo di Natale e degli altri giorni di festa è rimasto sulle tavole: un miliardo di euro che rischia di finire nel bidone della spazzatura. Ad essere buttati sono soprattutto i prodotti già cucinati e quelli che si rovinano facilmente, come frutta, verdura, pane, pasta, formaggi e salumi.

Polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono un'ottima soluzione per utilizzare gli avanzi, usando le ricette della nonna. Per l'ecorisparmiatore è un obbligo risparmiare e utilizzare la fantasia ed il tempo libero delle feste per recuperare i cibi rimasti sulle tavole.

La soluzione più semplice è l'uso di congelatore e di forni (soprattutto il microonde) per riutilizzare nel modo migliore gli avanzi.

Un'usanza molto diffusa che in passato ha dato vita a piatti simbolo della nostra cultura enogastronomica, come la ribollita toscana, i canederli trentini (fatti con il pane avanzato), la pinza veneta, la frittata di pasta napoletana, le braciole di carne, cioè gli involtini ottenuti dal rostbeef avanzato con l'aggiunta di salame e formaggio.

Polpette o polpettoni di carne e creme o pasticci di pesce sono un'ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca può essere facilmente caramellata per diventare un croccante o un torrone, mentre con la frutta fresca si possono fare macedonie, spremute o marmellate. Un altro classico è il panettone o il pandoro farcito con vari tipi di creme.

Recuperare il cibo è una scelta che fa bene all'economia e all'ambiente. Si producono meno rifiuti; inoltre, in un momento come le feste di  Natale c'è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l'occasione per dedicare un po' più di tempo ai fornelli.

lunedì 27 dicembre 2010

Buste di plastica: nessuna proroga! Vanno in pensione dal 1 gennaio 2011

Dal 1 gennaio 2011 le inquinanti buste di plastica sono vietate.
Esaurite le vecchie scorte, si potranno usare solo buste di carta o di plastica compostabile.
Per risparmiare, usa le buste riutilizzabili e rifiuta le buste usa e getta.


Non ci sarà un'altra proroga per i sacchetti di plastica. Dal 1 gennaio 2011 non si potranno più produrre nuove buste di plastica. Negozi e supermercati potranno smaltire le scorte esistenti ma poi dovranno usare solo buste "ecologiche", per esempio di carta o di plastica compostabile, quella ottenuta dal mais o dalle patate.

Lo smaltimento del scorte dei negozi è un elemento decisamente ambiguo: non sarebbe stato meglio, con l'ultima proroga ai sacchetti di plastica, decisa a fine 2009, dare un anno di tempo per smaltire le scorte e poi vietare qualunque busta di plastica? C'è da dire che in un paese dove si fa un "decreto milleproroghe", dobbiamo accontentarci di questo importante risultato.

Non basta: le buste di carta e quelle di plastica "ecologica" sono comunque dei prodotti usa e getta, quindi non sono buoni per l'ambiente e anche per le nostre tasche. Le buste di plastica "verdi" svolgono la loro funzione se nel tuo Comune c'è la raccolta della frazione umida o compostabile dei rifiuti. In caso contrario, le buste di plastica "ecologica" finiscono tra i rifiuti indifferenziati, quindi sono destinate alla discarica o agli inceneritori. Così ovviamente non sono più ecologiche! Il riuso è sempre la migliore soluzione.

Attenzione a un altro aspetto.
I nuovi sacchetti di plastica ecologica, soprattutto nei supermercati, continueranno a costare. Anzi, con la scusa dell'ecologia, non ci sarebbe da stupirsi che i nuovi sacchetti costino ancora di più. Per risparmiare rispettando l'ambiente il nostro consiglio è quello di usare sempre le buste riutilizzabili, le sporte di stoffa o anche di plastica. Lasciatele in macchina, tenetele a portata di mano, lasciatene una nella borsa o nello zaino, abituate i vostri figli a usarle.
Potete anche usare il vecchio carrello della spesa: magari non sarà elegante ma è comodissimo!
Trova qui altri consigli dal sito Porta la sporta.

Usando le borse riutilizzabili per fare ogni tipo di spesa, potete risparmiare fino a 10 euro all'anno, come vi abbiamo già spiegato.
Se andate per lavoro o per piacere in una fiera o in una mostra, spesso potete trovare gratuitamente borse di stoffa riutilizzabili offerte per pubblicità da aziende e istituzioni. Ne ho una bella collezione, comprese una del ministero dell'agricoltura polacco!

Gli italiani, spiega la Coldiretti, sono tra i più grossi consumatori europei di shopper di plastica, con un consumo medio annuale di 300 sacchetti a testa (per un modico totale di circa 18 miliardi!). Da noi arriva un quarto dei 100 miliardi di pezzi consumati in Europa, importati per la maggioranza da paesi asiatici come Cina, Thailandia e Malesia.

giovedì 23 dicembre 2010

Auguri!

Auguri a tutti i lettori del blog!


martedì 21 dicembre 2010

Natale Verde: consigli per non sprecare cibo

Come evitare sprechi nei cenoni natalizi: i nostri consigli.
Pianifica la tua spesa; prepara il frigo ed il congelatore; prepara la sportina ai tuoi invitati; non lasciare cibo nel piatto, evitando porzioni troppo abbondanti; ricicla in modo creativo i tuoi avanzi.



A Natale (cenoni e pranzi del 24, 25 e 26 dicembre) le famiglie italiane getteranno nei rifiuti una cifra pari a un miliardo di euro, più di 50 euro a famiglia. Tra Capodanno e l’Epifania nella spazzatura finiranno altre 165 mila tonnellate di cibo, per un valore, a famiglia, di poco inferiore ai 30 euro. In pratica, circa un terzo delle portate preparate per le tavole delle feste finirà nella  spazzatura. Butteremo in totale 500 mila tonnellate di cibo, circa il 25 per cento della spesa totale alimentare per le festività: un valore di 1,5 miliardi di euro, quasi 80 euro a famiglia.

Come capite, è un modo per sprecare soldi, per inquinare e anche un comportamento davvero insopportabile. Ecco alcuni consigli pratici per non sprecare il cibo durante le feste, risparmiando.


Fai le tue liste della spesa
Prepara con attenzione le tue liste della spesa, calcolando bene il numero di persone e quindi le quantità necessarie dei vari ingredienti. Non comprare a casaccio. Non esagerare con dolci, frutta secca e frutta. Tieni conto che dolci e vini sono uno dei regali più comuni che porteranno i tuoi invitati.

Prima di Natale prepara il tuo frigorifero
Che significa? Svuota il frigorifero ed il congelatore. Libera spazio utile per il dopo festa. Attrezzati anche con contenitori (non usa e getta, ovviamente!) per congelare e/o riporre in frigo gli avanzi.

Prepara la sportina
Pensa a condividere i tuoi avanzi con amici e parenti. Prima di salutarli, preparagli un po' di lasagne o di dolce. Normalmente tutti saranno contenti, pur di evitare di cucinare nei giorni successivi al Natale!

Non lasciare il cibo nel piatto
Quando fai i piatti per i tuoi invitati, fai sempre delle porzioni non troppo abbondanti. Meglio offrire il bis ai tuoi commensali, piuttosto che far lasciare il cibo avanzato nel piatto. Chiedi prima se qualcuno non gradisce in particolare qualche piatto e/o ingrediente.
Stesso discorso per vini e liquori: inutile riempire fino all'orlo il bicchiere di spumante alla zia quasi astemia. In questo caso, tieni conto anche di chi deve guidare e dei relativi limiti per l'alcol.
Altre accortezze. Taglia il pane in piccole porzioni per evitare le classiche fette sbocconcellate abbandonate sul tavolo. Stesso discorso per i dolci: fai fette o porzioni piccole, si può sempre fare un bis.

La cucina degli avanzi
Usa la tua fantasia e qualche ricetta per utilizzare in modo creativo i tuoi avanzi.
Alcuni esempi:
  • la carne usata per fare il brodo, disossata e tagliata a pezzetti, è un'ottima base per un'insalata con sottaceti e altre verdure
  • la carne arrosto può essere tritata e utilizzata per ottime polpette
  • se hai avanzi di salumi e formaggi da consumare, una buona idea è una polenta pasticciata al forno
  • panettoni e pandori sono la base per ottimi dolci fatti con creme, cioccolato, frutti di bosco ecc.
  • gli avanzi di pesce lesso o arrosto possono diventare la base per polpette di pesce o per uno sformato
  • avanzi di frutti di mare e molluschi possono essere sgusciati, sminuzzati e ripassati con una base di sugo di pomodoro per fare un ottimo ragù di mare
  • il brodo avanzato può anche essere surgelato: è comunque un'ottima base per qualunque minestra, a cui darà un gusto in più

Nei prossimi giorni altri consigli per la tua tavola di Natale e per “riciclare” in modo creativo i tuoi avanzi.

lunedì 20 dicembre 2010

Natale Verde:consigli per la tavola ecologica dei cenoni

Ecco alcuni consigli ecologici per la tavola delle feste.
Eliminate o limitate al massimo piatti, bicchieri, tovaglie e teglie usa e getta.
Un consiglio per risparmiare: una bella tovaglia bianca di stoffa con i tovaglioli.



Ci avviciniamo ai cenoni e ai pranzi pantagruelici delle feste. Ecco qualche consiglio utile per risparmiare apparecchiando la vostra tavola, senza inquinare con tonnellate di prodotti “usa e getta”.


Piatti usa e getta? No, grazie!
Cerca di evitarli il più possibile: costano molto (perchè si usano una volta sola) e inquinano molto. Per evitarli, fai ricorso alla lavastoviglie (se la hai) oppure a qualche parente volenteroso che ti aiuti a lavare i piatti. A prezzi abbordabili puoi comprare (se vuoi) piatti e bicchieri in stile “natalizio”; meglio ancora il classico servizio buono, magari ravvivato da un centro tavola naturale.
In alternativa, soprattutto se siete davvero in tanti e ci sono anche parecchie bambine e bambini, ti consiglio di comprare piatti e bicchieri di plastica da lavare (anche in lavastoviglie) e riutilizzare. Costano un po' di più, ovviamente, ma si ripagano dopo qualche festa. Io ho comprato quelli di una nota azienda svedese: sono colorati e, cosa importante, sono lavabili in lavastoviglie. Se vuoi usarli soprattutto nelle feste natalizie, comprali di colore rosso.
Ultima ipotesi: se proprio non puoi evitare i piatti usa e getta, compra quelli di plastica compostabile, ottenuta dal mais o dalle patate (vedi avanti nel paragrafo dei bicchieri).

Cucinare i pranzi di Natale

Stesso discorso per le decine di migliaia di teglie e altri contenitori “usa e getta” che servono per trasportare montagne di lasagne e torrenti di lenticchie durante le feste. Fai uno sforzo: compra una teglia non usa e getta (es. di pirex, di ceramica o di acciaio inox) in più, magari di grandi dimensioni. La puoi riporre in qualche angolo della cucina e la avrai a disposizione per altre occasioni, a costo zero.
Per limitare il lavoro a Natale, metti dentro un foglio di “carta forno” per sporcare di meno.

La tovaglia di Natale
Evitiamo la tovaglia di carta! Compra una volta per tutte una bella tovaglia natalizia di cotone.
In alternativa, una bella tovaglia bianca (con tovaglioli) con addobbi e centro-tavola natalizi (pigne, rami di pino, noci, palline colorate ecc.). La tovaglia bianca si lava facilmente e si può adattare alle varie occasioni: con una zucca come centro-tavola la usi per la cena di Halloween, con le stelle filanti per una festa di Carnevale e così via.

I tovaglioli
Con la tovaglia di stoffa compra almeno 12 tovaglioli (sempre di stoffa).
I tovaglioli di carta, se proprio non puoi farne a meno, almeno comprali di carta riciclata o di provenienza certificata (Fsc o Pefc). I tovaglioli sporchi devono andare nella frazione umida o compostabile dei tuoi rifiuti.

I bicchieri natalizi
Evita anche in questo caso la plastica. Compra un set di bicchieri di riserva (12-16, a seconda di quanti siete) da usare per pranzi e cene numerose.
Se non hai, per vari motivi, alternative all'usa e getta, cerca i bicchieri in plastica compostabile (cioè la plastica di origine vegetale, fatta con il mais o le patate). Li trovi ormai anche in vari grandi supermercati. Dopo l'uso, i bicchieri sporchi vanno tra i rifiuti organici, nella frazione umida dei rifiuti.

giovedì 16 dicembre 2010

Natale Verde: risparmia con la frutta di stagione

Speciale Natale Verde: parliamo di cibo e cenoni.
Comprare per le feste frutta fuori stagione costa tanto e inquina l'ambiente.
Risparmia con la frutta di stagione, anche con specie minori (come cachi e fichi d'India) e antiche varietà.
La frutta che viene da lontano è colta acerba, è poco saporita e brucia petrolio per affrontare viaggi di migliaia di km.
La nostra frutta di stagione è più sana e più ricca di sostanze nutritive.


Albicocche a 28 euro al chilo? Ciliege a 35 euro al chilo? Se volete spendere tanto e inquinare tanto nelle prossime feste di Natale, comprate frutta che viene dall'altro capo del mondo.

A ricordarci questa brutta abitudine degli italiani (ma non siamo soli) è la Coldiretti che giustamente difende la frutta di stagione prodotta dai nostri agricoltori. Certo, non bisogna poi stupirsi se gli agricoltori australiani o gli argentini faranno lo stesso, chiedendo ai loro connazionali di boicottare l'acquisto di pesche e ciliege italiane fuori stagione!

La Coldiretti ha presentato la lista nera dei prodotti “snob” di Natale che pesano sulle tasche degli italiani e concorrono ad inquinare l'ambiente. Negli ultimi dieci anni in Italia c'è stata una fortissima crescita degli arrivi di frutta straniera fuori stagione: more dal Messico (+6100 per cento), mirtilli dall'Argentina (+560 per cento), ciliegie dal Cile (+122 per cento). Le vendite si concentrano proprio nel periodo di Natale. Pensiamo di fare una cosa chic ed esotica portando in tavola fragole e meloni, comprando prodotti che hanno fatto migliaia di chilometri di strada.

Il risultato? Per la frutta esotica e fuori stagione dei cenoni spendiamo cifre superiori di più di dieci volte ai prezzi di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine prodotti nel nostro paese o in paesi vicini, come la Spagna. Tra i prodotti sotto accusa, ci sono anche i cocomeri del Brasile, le more del Messico, gli asparagi peruviani, i meloni del Guadalupe ed i fagiolini egiziani.

Per non sbagliare, qui trovi il calendario della frutta di stagione

Coldiretti, non a torto, spiega che questa frutta (che è l'opposto dei km zero) fa molta scena ma poca sostanza: si tratta spesso di prodotti poco gustosi e saporiti, perché sono raccolti ancora acerbi per poter superare un viaggio di migliaia di chilometri.

Inutile aggiungere che questi viaggi (sia che avvengano per nave o in aereo) producono enormi quantità di gas ad effetto serra.
Facciamo alcuni esempi.
Un chilo di albicocche australiane fa un viaggio di oltre 16mila km, bruciando 9,4 chili di petrolio e producendo 29,3 chili di anidride carbonica. Va un po' meglio per un chilo di ciliegie cilene che percorrono quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l'emissione di 21,6 chili di anidride carbonica. Un chilo di mirtilli dall'Argentina fa un volo di oltre 11mila chilometri, con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica.

Per rallegrare le nostre tavole con frutta diversa dal solito, senza spendere una fortuna, possiamo sempre riscoprire i frutti minori della tradizione contadina, come il fico d'India ed il cachi, oppure le antiche varietà nostrane, come la mela limoncella e la pera madernassa. Un'opportunità per questi acquisti è data da mercatini locali, mercati dei contadini, acquisti negli agriturismi e nelle aziende agricole.

Consumando frutta di stagione, oltre a fare un piacere al nostro portafogli e all'ambiente, facciamo anche un favore alla nostra salute. La frutta di stagione è più salutare perché ha un contenuto nutritivo senz'altro migliore della frutta colta troppo acerba. Inoltre c'è un altro aspetto da non sottovalutare. Per fare viaggi di migliaia di km e di settimane, la frutta viene protetta con vari antiparassitari che sicuramente non ci fanno bene e che oltre tutto inquinano.

mercoledì 15 dicembre 2010

Natale Verde: regali ecologici per bambine e bambini all'insegna del risparmio e dell'ambiente

La prima puntata della guida del nostro Natale Verde per acquistare giocattoli e altri regali per bambine e bambini. 
Qui trovi invece consigli in generale per risparmiare con i regali ecologici e per non sprecare pacchi e pacchetti.
Regali del commercio equo, ecologici, regali collettivi e regali "aperti", tricicli e biciclette, colori e giochi artistici.

Con i giocattoli a pile, regala anche pile ricaricabili e un caricabatterie.
Videogiochi e auto a motore? Meglio evitare!




Questo è senz'altro uno degli articoli più complicati del nostro speciale Natale Verde.

I nostri figli sono numericamente pochini, vista la denatalità e le condizioni che fanno dell'Italia uno dei paesi meno amici della maternità e dei più piccoli (pensate agli asili nido che non ci sono, al precariato dei giovani, al costo esorbitante della case ecc.).
Forse proprio per questo (i consumatori interessati sono sempre di meno), siamo bombardati da una pubblicità invasiva rivolta proprio a bambine e bambini e ai loro genitori. Giocattoli e altri oggetti di ogni genere che riempiono rapidamente le camerette dei piccoli. 

Come districarsi? Come evitare i (tanti) giocattoli dannosi per l'ambiente e costosi? Come evitare i giocattoli pericolosi?
La risposta non è semplice, per cui proviamo a dare qualche consiglio.


Compra regali del commercio equo e solidale

Regalare un rinoceronte di stoffa o una bambola dai tratti asiatici è un modo per sostenere condizioni di vita più umane nei lavoratori dei paesi in via di sviluppo e, al tempo stesso, per aprire la mente ed il cuore dei più piccoli. Spesso trovi anche regali in materiali naturali, es. stoffa o bamboo.

Regali a pile: regala un caricabatterie

Se regali un pupazzo o un qualunque gioco a pile (ce ne sono a centinaia), fai un piccolo sforzo che sarà apprezzato dai genitori della bambina o del bambino e anche dall'ambiente: regala insieme un caricabatterie e una fornitura minima di pile ricaricabili.

Un libro è sempre un bel regalo

Un libro è sempre un bel regalo. Se possibile, preferisci libri stampati su carta sostenibile (ad esempio proveniente da foreste gestite con criteri sostenibili, non sbiancata con cloro ecc.).

Un regalo collettivo: perché no?

Se devi fare un regalo a due o più fratelli e/o sorelle, pensa anche ad un regalo collettivo. Eviterai di moltiplicare ninnoli e gadget abbastanza superflui e potrai invece optare per qualcosa di più costoso e al tempo stesso di più utile. Ad esempio, i classici giochi da tavolo oppure un gioco creativo da giocare insieme (es. facciamo la cartapesta). Anche i giochi come gli esperimenti di fisica o di chimica sono un regalo divertente e utile.

Preferisci i regali “aperti”
Mi spiego. Preferisci un regalo aperto alla creatività dei bambini. Un esempio: se regali delle costruzioni, preferisci le confezioni “generali” (con tanti mattoncini dei vari tipi), che permettono di costruire tanti oggetti diversi creati dalla fantasia del bambino, e non le confezioni che servono solo e unicamente a costruire un unico oggetto.

Regali ecologici

Se cerchi, ce ne sono parecchi molto simpatici e non costosi. Penso ad esempio alle costruzioni fatte in amido di mais. Anche in questo caso, preferisci una confezione grande con tanti mattoncini colorati anziché la confezione che serve per fare un singolo animale o un oggetto.

Siamo tutti artisti!
Non sono sicuro che la nostra società favorisca lo sviluppo libero della creatività, anzi... Per questo credo che fare dei regali che favoriscano la creatività e le inclinazioni artistiche sia sempre una bella idea. Puoi regalare dei libri in cui si spiega per esempio come modellare la pasta di sale o fare gli origami. Regala delle confezioni di colori di vario genere o il cavalletto da pittore per i più grandi. Preferisci se possibili colori e altri materiali non tossici. Anche le varie paste per modellare sono un regalo molto gradito. Se possibile, preferisci le confezioni grandi che provocano meno consumo di imballaggi.

Videogiochi? No, grazie!
Diciamo la verità: è un modo semplice per un regalo di successo e per guadagnare l'approvazione dei bambini. I videogiochi però hanno vari aspetti negativi, a partire dalla forte spinta all'inattività fisica, all'isolamento e in non pochi casi alla violenza. Meglio evitare.
Ricorda inoltre che la vita di un videogioco (e soprattutto della consolle a cui è legato) è abbastanza breve. Dopo la versione 2 della consolle arriva sempre la versione 3, ogni anno esce la versione 20xx del gioco preferito che ovviamente è sempre eccezionale rispetto alla versione dell'anno precedente e così via. Ovviamente passando alla consolle versione 3 non saprai più che fartene dei giochi per la versione 2 (che quindi finiranno in discarica!).
Al contrario, sicuramente hai in casa dei libri per l'infanzia che erano tuoi e che hanno fatto il loro mestiere anche con i tuoi figli. Con questo, non voglio demonizzare a tutti i costi i videogiochi ma solo consigliarti di fare attenzione.

Giocattoli a ruote ma senza motore
Sono tutti interessanti perché favoriscono l'attività fisica all'aria aperta: tricicli, biciclette, monopattini, skate board ecc. Non trascurare la sicurezza e regala insieme anche il casco. La bicicletta abitua a pensare a una mobilità più sostenibile. Evita invece le costose e inquinanti moto elettriche per bambini e altri giocattoli simili.

Presto su Ecologia e/è Risparmio altri consigli per comprare i regali per i più piccoli con un occhio al risparmio e all'ambiente.

lunedì 13 dicembre 2010

Natale verde: un regalo per i più piccoli da evitare

Per Natale non comprate a bambine e neonati i tappetini puzzle di plastica (EVA).
Francia e Belgio li stanno ritirando dal mercato perché contengono sostanze cancerogene.
Del resto, i tappetini puzzle non sono indispensabili: meglio un bel tappeto di stoffa, morbido e lavabile anche in lavatrice.



Il mondo del consumo per neonati e bambini è un vero campo minato. Tra biberon al bisfenolo, coloranti per tessuti allergenici, merendine "spazzatura" e altre amenità, mamme e papà devono fare lo slalom tra le tante insidie per far crescere in modo sano bimbe e bimbi.

Ora, in tempo di Natale, la corsa è al regalo. Bene, vi forniamo un primo consiglio per gli acquisti. Evitate i tappetini puzzle di plastica, molto diffusi soprattutto tra i più piccoli (sotto i 3 anni).

Francia e Belgio, infatti, hanno già deciso il ritiro dal mercato di questi prodotti. Il motivo? Sono pieni di varie schifezze ma in particolare di formammide, un derivato dell’acido formico, sostanza cancerogena che sarà vietata dal 2013.

Sui tappetini puzzle varie associazioni dei consumatori europei avevano lanciato l'allarme già nel 2009.
Sette tappetini su nove, secondo Altroconsumo, emettono formammide, il solvente che sarà bandito dalla nuova direttiva sui giocattoli. Non basta: in vari tappetini sono state trovate altre sostanze che non fanno bene (per essere eufemistici), come acetofenone, etil metil chetone, alfa metil stirene, alfaalfa dimetil benzene metano.
Altroconsumo spiega inoltre che anche le buste riutilizzabili in cui sono confezionati i tappetini possono essere pericolose perché spesso contengono bisfenoli.

I (saggi) consigli di Altroconsumo sull'uso di questi giocattoli sembrano più adatti a un farmaco o a un oggetto pericoloso:
  • dopo l'acquisto, lasciate i pezzi del puzzle all’aria aperta (sul balcone) per qualche giorno prima di utilizzarli;
  • non lasciate a bambine e bambini la confezione, anche se riutilizzabile;
  • controllate che non mettano in bocca i pezzi dei puzzle;
  • ecc. ecc.

Insomma, mi chiedo e vi chiedo: questi famosi tappetini puzzle sono necessari? Sono utili? Non è meglio un bel tappeto di stoffa che si può anche lavare facilmente in lavatrice?


Qui trovate una completa analisi dei tappetini puzzle dal sito di Altroconsumo.

Nei prossimi giorni altri consigli del nostro Natale verde per i regali dei più piccoli.

sabato 11 dicembre 2010

Natale verde: decorazioni e addobbi ecologici

Le nostre idee per un Natale verde: oggi parliamo di decorazioni e addobbi.
Alcuni consigli per risparmiare e creare un clima di festa e di allegria, senza danneggiare l'ambiente.
Dal fai da te al commercio equo, dal riutilizzo di vecchi addobbi all'uso di materiali naturali, come pigne, noci e mandarini.
Decorazioni con pasta di sale, origami e un po' di creatività.




Anche le decorazioni e gli addobbi di Natale possono essere altamente inquinanti e, inoltre, possono pesare sulle nostre tasche.
Vediamo alcuni consigli per avere una casa festosa, allegra ed elegante senza inquinare e senza spendere un patrimonio.

  • Compra sempre decorazioni di buona qualità: conservale con cura e quindi riutilizzale nei prossimi anni. In alcuni casi, puoi anche fare qualche semplice intervento per rinnovare una decorazione un po' invecchiata, ad esempio usando una pittura bianca, rossa o dorata.
  • Al contrario, evita o limita al massimo ornamenti “usa e getta”, tipo le decorazioni adesive, o comunque decorazioni fragili e di bassa qualità. Non arriveranno al prossimo anno!
  • Rovista in soffitte, ripostigli e soppalchi di amici e parenti. Prima di comprare nuove decorazioni, chiedi alle persone che conosci. Magari hanno in soffitta palline dell'albero, festoni, nastri che non usano. Spesso puoi trovare vere e proprie rarità e oggetti di “modernariato”. Nel mio presepe (ma la cosa vale pure per l'albero e le altre decorazioni) uso ancora delle statuine di gesso comprate 50 anni fa da mio padre. Sono dei veri piccoli capolavori di artigianato.
  • Usa materiali naturali per il tuo albero e le tue decorazioni. Rami, cortecce, fiori e foglie secchi, pigne, ma anche noci e nocciole, castagne, mandarini ecc.
  • Puoi fare tante decorazioni con materiali naturali e a basso costo, con un po' di manualità e di creatività. Puoi ad esempio fare decorazioni con la carta colorata e le tecniche dell'origami, con la pasta di sale, con das, plastilina e altre paste da modellare, con i tappi di sughero ecc.
    Potete ad esempio acquistare con pochi euro gli stampini con le forme natalizie per fare i biscotti: sono perfetti per fare delle decorazioni con la pasta di sale o di mais.
  • Se vuoi acquistare le decorazioni per il tuo albero e la tua casa, privilegia sempre prodotti ecologici e con un valore etico. Per esempio, una buona idea è di comprare ogni anno un piccolo presepe etnico del commercio equo e solidale. In pochi anni avrai una serie di decorazioni originali, coloratissime e significative per te e la tua famiglia.

Luci e lucine
Ovviamente l'ecorisparmiatore dovrebbe preferire le luci a led che consumano meno e durano di più.
Ci sono però alcune obiezioni. La maggior parte delle decorazioni a led hanno una luce molto fredda, che a molti non piace. Mi sembrano luci adatte a una metropoli o all'estremo Nord Europa ma non a una cittadina dell'Umbria o a una casa di campagna. Esistono comunque anche luci a led con tonalità più calde.
Se però avete già in casa delle decorazioni luminose, quasi sempre vale la pena di riutilizzare quelle anziché mandarle prematuramente in discarica.
Tenete anche conto che molti fili luminosi non funzionanti si possono riparare: chiedete aiuto a un amico esperto di elettricità, senza rischiare un corto circuito!

venerdì 10 dicembre 2010

Natale verde: come curare l'albero di Natale vero in casa

Consigli per curare il tuo vero abete di Natale e averlo in forma anche il prossimo anno, con un bel risparmio per il tuo portafogli.
Cosa guardare prima dell'acquisto, le attenzioni da avere in casa, le indicazioni per l'impianto.
L'ultima alternativa: porta il tuo abete al compostaggio.


Se non hai in casa l'albero di Natale, ti consiglio di acquistarne uno vero: un piccolo abete da addobbare secondo il tuo gusto, con il fascino che solo una pianta vera può darti. Con un po' di attenzione, l'abete ti permette anche un bel risparmio.

Gli abeti per la maggioranza sono alberi vivi, venduti in un pane di terra (in un vaso di plastica o in un sacchetto di plastica o di iuta). Puoi anche trovare i cosiddetti puntali, cioè le cime di abeti tagliati. Questi dovrebbero venire da diradamenti controllati di boschi. Ovviamente, però, le cime tagliate sono destinate a seccarsi dopo le feste.

Nella maggioranza dei casi, però, anche gli abeti in vaso sono destinati a morte sicura dopo le feste.
Ovviamente in questo (triste) caso occorre verificare nella propria zona se esiste il modo di riciclare queste piante, ad esempio nelle compostiere.
Però la cosa migliore è quella di dare qualche attenzione al tuo abete per permettergli di sopravvivere e riutilizzarlo il prossimo anno. Un bel risparmio e anche la soddisfazione di aver fatto vivere la tua pianta.
Ecco alcuni consigli utili.

Consigli per l'acquisto
Scegli con attenzione il tuo abete: scarta piante visibilmente malandate, ingiallite, con i rami troppo spogli. È normale, comunque, che un abete naturale sia un po' asimmetrico (il lato cresciuto verso nord è di solito meno rigoglioso), come pure è normale che perda un po' di aghi. Se però lo scuoti e gli aghi vengono giù a frotte, scarta l'albero.

Programma l'acquisto con qualche giorno di anticipo: una volta acquistato l'albero, infatti, è bene sciogliere i rami (di solito legati per diminuire l'ingombro) e lasciare l'albero per qualche giorno a riposo in un ambiente riparato, prima di metterlo in casa. Questo riposo dovrebbe avvenire possibilmente in un locale non riscaldato, come il pianerottolo delle scale. In questo modo permetti all'albero di adattarsi alle temperature calde delle nostre case.

Che cosa fare in casa

La cosa ideale sarebbe rinvasare l'albero appena acquistato. Se il tuo abete è in un vaso di plastica del vivaio, puoi anche lasciarlo lì e rinvasarlo dopo le feste. In ogni caso, il rinvaso è necessario per far vivere a lungo il tuo abete.

Il luogo della casa in cui mettere l'abete per le feste è fondamentale. Evita soprattutto di metterlo vicino ai termosifoni o al camino. Evita anche di lasciarlo in mezzo a correnti troppo fredde quando apri le finestre.

Per l'addobbo evita oggetti troppo pesanti che potrebbero spezzare i rami. Soprattutto, evita assolutamente la neve spray, un prodotto inquinante che oltre tutto rischia di soffocare il tuo abete, visto che si tratta di una pianta viva.

Non fare morire il tuo abete: ha bisogno di un po' d'acqua, senza finire affogato ma anche senza morire di sete. Alcuni consigliano di innaffiare con acqua freddissima o gelata ma io eviterei. Acqua a temperatura ambiente va benissimo.

Dopo le feste: lunga vita all'abete
Se avrai avuto un minimo di attenzione, il tuo abete sarà ancora vivo e vegeto dopo le feste. Togli con attenzione tutti gli addobbi, senza rompere i rami. Non ti preoccupare se cadono un po' di aghi: entro certi limiti, è normale.

Ora il tuo abete deve andare all'aperto. Una premessa: l'abete ha bisogno di un clima con inverni freddi. Forse se stai al mare in un posto caldo il tuo abete non ha grandi speranze di successo, per cui è bene pensare a trasferirlo, ad esempio in una zona di montagna.
In casa puoi fare due cose: piantarlo in un giardino oppure metterlo in un vaso e tenerlo sul terrazzo o sul balcone.

In ogni caso, ti consiglio di fare la stessa operazione che ti ho suggerito dopo l'acquisto. Tieni il tuo abete per qualche giorno in un locale non riscaldato e riparato dai venti freddi. Per esempio un balcone interno o il pianerottolo delle scale.
Dopo il periodo di ambientamento, procedi all'impianto o al rinvaso.

Se non hai un giardino o un terrazzo dove piantare l'abete, ti suggerisco altre ipotesi:
  • cerca un amico o un parente che vuole accogliere il tuo abete, magari in una casa di campagna o di montagna. Un mio amico ha una casa in montagna: ogni anno porta lì il suo abete e lo pianta in fondo alla fila dei suoi predecessori. Ha una siepe a scalare, con gli abeti sempre più piccoli: è molto simpatica ed è inoltre un bel ricordo dei Natali precedenti;
  • chiedi a una scuola o a una parrocchia se vogliono il tuo abete;
  • puoi anche seguire le tecniche della “guerrilla gardening”: trova un giardinetto o un'aiuola abbandonata della tua città e fai la tua "incursione verde", piantando il tuo abete e curandolo fino a che non avrà attecchito bene.

L'ultima soluzione
Se proprio non hai modo di ripiantare il tuo abete, devi rassegnarti a avviarlo alla raccolta differenziata. In nessun caso l'abete deve andare nei rifiuti indifferenziati o nel cassonetto. Chiedi al tuo comune o al vivaio dove è possibile avviare gli abeti al compostaggio.
A Roma, per esempio, lo scorso anno è stata organizzata una raccolta straordinaria degli abeti, fino al 10 gennaio. Ovviamente l'abete può essere usato per il compostaggio domestico, con alcune attenzioni perchè gli aghi si decompoengono lentamente.
In alternativa, se hai un camino o una stufa a legna, puoi usare il tuo abete come legna da ardere.

[immagine AllPosters]

giovedì 9 dicembre 2010

Natale verde: albero vero o di plastica?

Ancora una puntata del nostro Natale verde: meglio l'albero vero o quello di plastica?
Preferisci l'abete vero nei nuovi acquisti. Se però hai già un albero di plastica, riutilizzalo.
Chiedi a parenti e amici: magari hanno un albero di Natale in soffitta ancora in buono stato!



Ogni anno, insieme al dilemma “albero o presepe”, si ripropone l'altro dilemma: albero vero o finto (cioè di plastica)?

Per una persona attenta all'ambiente la risposta sembra ovvia: un bell'abete vero. Attenzione, però, può esserci qualche eccezione (anzi una).
In linea di massima, ti consiglio infatti l'albero vero, che non è inquinante, è riciclabile e riutilizzabile negli anni successivi. Gli abeti di Natale vengono da coltivazioni controllate, danno lavoro a molti agricoltori e servono anche a riutilizzare terreni marginali. Ci sono anche gli aberi con la certificazione forestale, come quello di piazza San Pietro a Roma.

Quest'anno la Coldiretti ha fatto un conto del costo ambientale degli alberi di plastica prodotti in Cina, per dimostrare che sono molto più inquinanti degli abeti coltivati. Un albero di plastica prodotto in Cina consuma 20 kg di petrolio e percorre 9.000 km prima di arrivare da noi.
Tutto vero, anche se per fare un conto esatto bisogna considerare che un albero di plastica si può riutilizzare facilmente per molti anni mentre per riutilizzare l'abete vero abbiamo bisogno di un terrazzo o di un giardino.

Da bravo ecorisparmiatore, inoltre, devi tenere conto della situazione attuale: che cosa fare se hai già in casa un albero di plastica? Riutilizzare è sempre meglio che comprare, sia per l'ambiente che per le tue tasche
.

Detto questo, ecco il mio vademecum per l'albero di Natale:

  • se devi comprare un nuovo albero, orientati sempre sull'albero vero. Compra un albero coltivato con il pane di terra. Scegli una pianta sana e in forma. Usa qualche accorgimento e potrai riutilizzare l'albero anche il prossimo anno, senza costi aggiuntivi.
  • se hai già un albero di plastica, ormai vale la pena di tenerlo e riutilizzarlo. Puoi usarlo in casa oppure come albero “aggiuntivo” sul pianerottolo di casa, in ufficio o nel negozio. Riponilo con attenzione dopo le feste e potrà durare in forma per parecchi anni.
  • sempre in difesa degli alberi di plastica: se devi comprare un nuovo albero, prima chiedi ad amici e parenti se ne hanno uno che non usano (vero o di plastica). Magari hai una zia o una nonna che in soffitta hanno un albero finto abbastanza grande mentre ormai in casa ne usano uno piccolo, magari già completo di addobbi. Prima riutilizzare, poi (eventualmente) comprare: il concetto è sempre valido.

mercoledì 8 dicembre 2010

Detersivi alla spina: trova i punti vendita

Trova i punti vendita dei maggiori produttori di detersivi alla spina.
Puoi acquistare detersivi ecologici e non, anche di origine vegetale, per piatti, pavimenti, bucato, lavatrice ecc.


I detersivi alla spina sono ormai una realtà del nostro consumo. Sono un modo concreto per aiutare l'ambiente, contribuire a ridurre i rifiuti (e quindi anche la cosiddetta “emergenza rifiuti”) e anche un buon risparmio, visto che costano fino al 40% in meno dei detersivi tradizionali, a parità di tipologia.


Una precisazione: non tutti i detersivi alla spina sono anche ecologici. In ogni caso, usando detersivi alla spina si aiuta l'ambiente perché si riduce lo spreco di contenitori di plastica. Se poi i detersivi alla spina sono anche ecologici (Ecolabel, biologici con varie certificazioni ecc.) tanto meglio per noi e per l'ambiente.


Mille Bolle Point offre un'ampia gamma di detersivi alla spina. Per molti prodotti trovate anche la scheda tecnica con i vari componenti.  I detersivi Mille Bolle Point non sono ecologici.
Qui trovi i punti vendita Mille Bolle Point.


AQ System produce e distribuisce detersivi ecologici alla spina. Offre sei diversi tipi di detersivo (lavatrice, lana, ammorbidente, piatti, pavimenti e piastrelle, vetri e specchi). I tensioattivi, cioè il  componente che ha il potere detergente, sono totalmente di origine vegetale, derivati da cocco, riso, mais, patate ecc.
Nei punti vendita potete trovare anche altri prodotti ecologici, come filtri per l'acqua potabile e prodotti per il risparmio idrico.
Qui trovi i rivenditori dei prodotti AQ System.


Ecogoccia è un marchio di detersivi della Solbat. Li trovate sfusi o anche confezionati. I prodotti sono quattro: piatti, pavimenti, bucato (a mano e in lavatrice) e ammorbidente. Per ogni prodotto trovate nel sito la scheda con l'elenco di tutti i componenti.
Qui trovate i distributori alla spina di detersivi Ecogoccia.


Pizzolotto produce detersivi alla spina con il marchio Neutral e anche per conto di grandi catene di supermercati, come Sidis e Coop. Ogni prodotto Neutral utilizza una formula a base di tensioattivi vegetali, coloranti per uso alimentare e profumi da estratti naturali. Tutti i prodotti contengono Bitrex, una sostanza amarissima ed innocua per prevenire avvelenamenti accidentali. I prodotti sono: piatti, pavimenti, lavatrice, bucato delicato, ammorbidente. Con il marchio Neutral, Pizzolotto produce anche detersivi Ecolabel confezionati.
Qui trovi i punti vendita alla spina Neutral.


I negozi biologici Ecor vendono i detersivi ecologici alla spina a marchio Ecor. Potete trovare: detersivo piatti con aloe vera e oli essenziali di arancio e limone; detersivo delicato per bucato a mano e lavatrice al profumo di Marsiglia; ammorbidente con olio essenziale di lavanda; detersivo per pavimenti con olio essenziale di pino.
Qui trovate l'elenco dei punti vendita Ecor in cui si trovano i detersivi alla spina.
Ci sono, tra gli altri, i supermercati biologici Natura Sì.
In molti punti vendita Ecor trovi altri prodotti alla spina, come ad esempio cereali e legumi.

lunedì 6 dicembre 2010

Natale verde: altre idee per il presepe ecologico

Ancora una puntata dello speciale sul Natale verde.
A grande richiesta, altri consigli per il presepe ecologico e a basso costo.
Un prato vero e uno finto; farina di mais, argilla espansa, corteccia di pino;  Totò, mollica di pane, das e plastilina; cartone ondulato per i tetti; stelline fosforescenti; polistirolo di recupero.




Copiare i più piccoli
Se avete in casa bambine e bambini o avete comunque nipotini e figli di amici, cercate di “carpire” alcuni segreti e di farvi prestare qualche materiale. Negli asili e nelle scuole elementari si usano tante tecniche utili per il nostro presepe. Altre fonti di ispirazione sono i siti di alcune notissime trasmissioni, come Art Attack e L'albero azzurro.

Un vero prato
Che cosa c'è ci meglio che avere offrire alle nostre pecore e capre che pascolano nel presepe un prato vero, verde e morbido? Niente di più semplice. Basta una vaschetta di plastica (rigorosamente riciclata dalle decine di confezioni alimentari che girano per casa) con il bordo di 2-3 centimetri. Metti nella vaschetta terra fine e sabbia. Semina in abbondanza semi di prato inglese (loietto). Una comoda alternativa: le bustine di semi di erba per i gatti. Pressa bene i semi, senza mandarli troppo in profondità. Innaffia ogni giorno delicatamente con uno spruzzatore. In pochi giorni avrai il tuo prato vero. Fai attenzione a inserire bene la vaschetta nel presepe per non far vedere i bordi, ad esempio coprendoli usando muschio, zolle, radici, rametti ecc.

Un prato finto per rifinire casette, stalle ecc. autocostruite
Un po' di colla sulla base della tua casa e poi puoi spargere un po' di segatura oppure di vecchio muschio trinciato. La segatura ovviamente va colorata.

Altri materiali ecologici utili e a basso costo
Senza comprare le famigerate “bustine” di materiale per il presepe (tipo i 20 grammi di paglia a 3 euro!), puoi trovare intorno a te tanti bei materiali gratis da usare nel presepe.
Ti dò altre idee:
  • argilla espansa: si usa per i vasi delle piante; può essere utile per fare una stradina o per rifinire una casetta;
  • corteccia di pino: è un altro prodotto usato in giardinaggio; prova a chiedere a un amico. È utile per rifinire alcuni dettagli del tuo presepe;
  • sassolini: una manciata (senza esagerare!) di sassolini li puoi prendere anche nei vialetti del parco comunale!
  • sughero: ne abbiamo già parlato: puoi comprare delle tavolette a poco prezzo nei negozi di articoli per la pesca;
  • farina di mais: è utile per fare la base di un'aia dove ci sono polli e galline oppure puoi metterla vicino al forno o alla statuina che fa il pane o che trasporta sacchi di farina;
  • stuzzicadenti, fiammiferi, rametti: utili per vari scopi;
  • cartone ondulato a faccia singola: è già perfetto per fare il tetto di casette, stalle e ricoveri. Basta stendere un po' di gesso liquido per dare un aspetto rustico, pitturare e l'effetto “tetto in tegole” è ottimo.
Illuminazione senza elettricità
Per avere un effetto suggestivo al buio, puoi inserire nel fondale del presepe delle stelline fatte in materiale fosforescente. Le trovi abbastanza facilmente nei reparti per bambini.

Frutta, sacchi, brocche ecc.
Per modellare piccoli oggetti per arricchire il tuo presepe, puoi usare mollica di pane impastata con un po' di aceto. Lavora fino a ottenere una massa omogenea, modella l'oggetto, fallo seccare e poi dipingilo. In un bellissimo film di Monicelli, “Totò e Carolina”, Totò è l'agente di polizia Antonio Caccavallo che, per hobby, sta costruendo il busto del suo commissario in mollica di pane!
In alternativa, usa il Das: non so se è particolarmente ecologico però costa abbastanza poco. Inoltre, se hai della bambine o dei bambini, puoi trovare in casa qualche confezione già aperta. Esiste anche un Das color terracotta, utilissimo per tanti usi senza bisogno di pitturarlo. Usa anche altre paste per modellare se le trovi già in casa (es. plastilina, didò ecc.).

Alberi
Ti ho già dato alcuni consigli per fare alberi e arbusti del tuo presepe. Aggiungo che anche alcuni bonsai sono adattissimi per abbellire il presepe, come pure piccole felci e piccoli rampicanti, come ad esempio piccole piante di edera (occhio, l'edera è tossica e quindi pericolosa per bambine e bambini).

Polistirolo
Non è un materiale ecologico, ovviamente. Però se ti capita in casa senza averlo cercato (per es. negli imballaggi degli elettrodomestici), puoi recuperarlo perché si lavora molto facilmente.
Puoi usare il polistirolo riciclato, ad esempio, per rivestire le pareti esterne delle tue case di cartone: basta prendere le misure, tagliare e poi incollare. Il polistirolo pitturato darà un effetto rustico alle mura delle tue case. Si può anche spalmare con del gesso liquido prima di pitturarlo. Il polistirolo si taglia con un coltello non seghettato, con un taglierino o cutter oppure con una lama scaldata.

Iuta, sacchi, stoffa e filo
Vecchi sacchi o sacchetti di iuta o canapa sono un'ottima base per tanti usi nel tuo presepe. Sono utili anche piccoli ritagli di stoffa. Con del filo di cotone grezzo puoi, ad esempio, legare insieme piccoli rametti per fare delle fascine di legna oppure per costruire un piccolo recinto per gli animali o ancora per realizzare le sponde di un ponticello.

Pitturare case e altri oggetti

Sarebbe ideale usare colori ecologici. Prima però guarda se in casa hai dei colori (in particolare tempere, olio o acrilici) già aperti: meglio usare questi che dopo un po' di tempo finirebbero per seccarsi. Per migliorare l'effetto, puoi stendere sulle superfici, prima di pitturale, una mano di una soluzione di acqua con poca colla vinilica (1 parte di acqua con 4 di acqua). Stendi una mano di colore di fondo (es. per i muri) e poi inventa le tue soluzioni e sfumature per avere un muro “vissuto” e realistico.

Che cosa usare per costruire il presepe

Cerca di usare materiali e prodotti ecologici e non tossici. Ad esempio, sarebbe meglio preferire colle atossiche, senza solventi, ed evitare al contrario colle tossiche. Cerca di trovare il modo di non rovinare materiali come la carta montagna che puoi riutilizzare. Per fissare la carta montagna alla base in carta o cartone che costituisce lo scheletro delle montagne, puoi usare anche gli spilli, che si recuperano facilmente. Occhio se ci sono in casa bambine e bambini.

Cartucce esauste per stampanti: da Ecostore hanno ancora valore

Risparmia recuperando le cartucce per stampanti esaurite presso i negozi Ecostore.
Guadagni un euro per ogni cartuccia ink-jet rigenerabile e una salvietta per
monitor per tutti gli altri tipi di cartucce.

Per meno di 3 euro hai un kit per la ricarica "fai da te".
Le cartucce per stampanti esauste sono un oggetto molto inquinante che non deve andare nei rifiuti indifferenziati.



Le cartucce per stampanti esauste, che non possono più essere ricaricate, hanno ancora valore se le porti da Eco Store!
Possono infatti essere smaltite negli Eco Point che si trovano nei punti vendita.

Qui puoi cercare il negozio più vicino tra i 300 punti vendita EcoStore in Italia.

Cerca il pannello con il logo di Legambiente all’interno dei negozi di cartucce per stampanti Eco Store: ci troverai l'Eco Point, un vero e proprio centro di raccolta dove potrai consegnare e smaltire le tue cartucce per stampanti vuote.

  • Per le cartucce per stampanti ink-jet rigenerabili riceverai in cambio 1 euro.
  • Per le cartucce per stampanti non rigenerabili riceverai invece una salvietta per il monitor del PC.
  • Da non dimenticare, inoltre, la possibilità offerta dal kit di ricarica “fai da te” per cartucce per stampanti ink jet. Con meno di 3 euro puoi ricaricare da solo le tue cartucce a getto d’inchiostro, con un risparmio notevole (http://www.ecostore.it/it/prodotti/kitdiricaricacartucce/index.html).
In questo modo, nei negozi di cartucce Eco Store, potrai dare valore alle cartucce per stampanti vuote senza inquinare l’ambiente.

Eco Store, da sempre attenta al processo di rigenerazione delle cartucce per stampanti esauste, offre ogni anno nuove iniziative per il riuso ed il corretto smaltimento dei vuoti.
Nei negozi Eco Store, infatti, i clienti hanno varie possibilità per dare valore alle cartucce vuote e evitare che vengano disperse nell’ambiente.

Le cartucce per stampanti che non si possono ricaricare possono essere smaltite nell’Eco Point.
Le cartucce per stampanti ricaricabili possono essere riutilizzate fino a 5 volte, ricaricandole con l'innovativo sistema professionale Ink Evolution .

Eco Store
Eco Store è una catena italiana di negozi in franchising di cartucce per stampanti rigenerate e compatibili, toner rigenerati e carta per stampanti.
Il franchising di cartucce Eco Store offre ai propri clienti prodotti e servizi per la stampa, con la promessa di un’offerta conveniente in termini di costi, qualità, servizi, innovazione, nel rispetto dell’ambiente.

I valori di Eco Store sono:
  • Qualità: le cartucce per stampanti compatibili a marchio Eco Store e le le cartucce rigenerate sono garantite da un test di qualità che mette sul mercato solo i pezzi certificati.
  • Risparmio: con le cartucce per stampanti e gli altri prodotti Eco Store si può ottenere un risparmio che va dal 40% all’80%, senza rinunciare alla qualità.
  • Sostenibilità: il prefisso Eco rappresenta l’idea di fondo che guida il franchising di cartucce Eco Store. Lo testimoniano i servizi di vendita di cartucce rigenerate e compatibili, la proposta di kit di ricarica “fai da te”, l'offerta di un servizio di smaltimento esausti, l'utilizzo di energia alternativa.

domenica 5 dicembre 2010

Miniguida per la riduzione di tovaglioli, asciugatutto e fazzoletti di carta usa e getta

Greenpeace ha fatto una guida, molto utile, per l’acquisto responsabile di carta igienica, rotoloni, tovaglioli e fazzoletti usa e getta.
Qui trovate anche la nostra miniguida per gli ecorisparmiatori alla riduzione o eliminazione del consumo di questi prodotti: un buon modo per risparmiare e ridurre alla fonte l'inquinamento e la distruzione delle foreste.
Parti risparmiando 24 euro all'anno eliminando i rotoloni di carta da cucina.



“Foreste a rotoli” è la nuova guida verde di Greenpeace per l’acquisto responsabile di carta igienica, rotoloni, tovaglioli e fazzoletti usa e getta.
In pratica, un manualetto (che trovate qui) per orientarsi nell'acquisto di questi prodotti, premiando quelli più amici delle foreste.

Una premessa che non ho trovato nella guida (anche se sono sicuro che Greenpeace stessa è consapevole delle questione): almeno nel caso di rotoloni (cioè carta asciugatutto da cucina), tovaglioli e fazzoletti, è possibile limitare al massimo il consumo di prodotti usa e getta, con grande gioia delle foreste del mondo ma anche delle nostre tasche.

Qui vi abbiamo già spiegato come risparmiare 24 euro all'anno eliminando la carta da cucina (asciugatutto o rotoloni).

Ecco allora una miniguida di Ecologia e/è Risparmio alla limitazione del consumo di fazzoletti, rotoloni, tovaglioli e carta igienica.

Carta da cucina o asciugatutto o rotoloni
Da almeno due o tre anni non uso più la carta da cucina. È cominciato per caso perché ci dimenticavamo di comprarla. Abbiamo visto che se ne può fare a meno.
Come? Due o tre “pezzette”, cioè panni in microfibra e simili, e un canovaccio non nuovissimo. Il risultato è che la carta da cucina è uscita dal nostro carrello della spesa dove tra l'altro occupava uno spazio considerevole.

Tovaglioli
Per i tovaglioli, la soluzione è semplice: tovaglioli di stoffa! Certo se fate una festa per quaranta persone è un po' difficile però per i prossimi pranzi di Natale, fino a 10-15 persone, è perfettamente possibile. Non avete forse la lavatrice? Fatela lavorare.
Un consiglio semplicissimo: comprate una bella tovaglia bianca con un buon numero di tovaglioli bianchi per i vostri pranzi numerosi. Potrete pulire più facilmente tovaglia e tovaglioli, anche con l'aiuto della soda. Basterà ravvivare la tavola, ad esempio con un bel centrotavola floreale, e avrete un ottimo effetto.

Carta igienica
Per la carta igienica il consiglio è quello di essere “moderati”!

Fazzoletti di carta
Anche in questo caso la moderazione è d'obbligo. Mi rendo conto che quando infuria il raffreddore, anche per motivi igienici, i fazzoletti di carta possono essere preferibili (peraltro, è igienico buttare decine di fazzoletti sporchi nei cestini di scuole e uffici? Bah...).
In tante occasioni, però, il fazzoletto di carta può essere sostituito dal buon vecchio fazzoletto di stoffa. Spesso, inoltre, i fazzoletti di carta sono adoperati per usi impropri: pensateci e sostituiteli con prodotti non usa e getta. (Un esempio: non avete mai, proprio mai pulito gli occhiali con un fazzoletto di carta? Chiedete una “pezzetta” in più al vostro ottico di fiducia).
A proposito: un consiglio per i superstiziosi. I fazzoletti (di stoffa ma anche di carta) non si regalano!
Un aspetto che Greenpeace non prende in considerazione ma che ritengo importante è l'uso di additivi e sostanze varie, soprattutto sui fazzoletti di carta. Sono sempre più diffusi, infatti, fazzoletti di carta che contengono profumi, balsami e altre sostanze. Sostanze inutili, anzi spesso dannose, perché in certe persone possono provocare allergie e ipersensibilità.

Per la sua classifica Greenpeace ha preso in esame alcuni parametri, combinati tra loro:
  • uso di carta riciclata
  • uso di carta certificata Fsc (dovrebbe esserci anche la certificazione Pefc ma non c'è: questo ha provocato una battaglia di cui francamente mi interessa poco)
  • assenza/limitazione dell'uso del cloro, molto inquinante, nello sbiancamento della carta (TCF: Total Chlorine Free e ECF: Elemental Chlorine Free).

Un'altra osservazione. La guida Greenpeace sottolinea l'abuso dei termini “ecologico, eco o green” per prodotti che di ecologico non hanno nulla. Se volete saperne di più, leggete qui.


Di seguito, per gli interessati, una sintesi del comunicato di Greenpeace.

Greenpeace lancia oggi “Foreste a rotoli”, la guida verde per l’acquisto responsabile di carta igienica, rotoloni, tovaglioli e fazzoletti usa e getta. Sono poche le aziende produttrici virtuose come Coop e AS (Gruppo Schlecker). A rischio, nella fascia rossa, i prodotti di Auchan, Sma e Pam. Tra i non classificabili, i prodotti della multinazionale Georgia Pacific, come quelli a marchio Tenderly e Tutto.
La nuova guida di Greenpeace viene promossa anche da un video virale dal titolo “Deforestation Nightmare” interpretato dall’attrice Barbara Tabita, testimonial della campagna Deforestazione Zero di Greenpeace e protagonista della serie televisiva “I Cesaroni”.

Negli ultimi anni la richiesta di polpa di cellulosa per la produzione di carta sta pericolosamente accelerando la distruzione degli ultimi polmoni del pianeta, minacciati dall’irresponsabilità di aziende come Asia Pulp and Paper (APP) e dai loro clienti. Anche l’industria cartaria italiana ha le sue responsabilità: mantenendo rapporti commerciali con multinazionali coinvolte nella deforestazione, anche le aziende italiane rischiano di immettere sul nostro mercato prodotti che causano fenomeni come la distruzione delle foreste e il cambiamento climatico.

Tra le carte igieniche valutate nella guida “Foreste a rotoli” sono solo cinque i prodotti riciclati al 100%: Coop Vivi Verde, Grazie Lucart, Esselunga Riciclata, Carrefour Ecoplanet e AS. Prima di acquistare, però, si deve fare attenzione al nome completo del prodotto: questo perché alcuni marchi, come Carrefour ed Esselunga, producono anche altre tipologie di carta igienica, valutate come insufficienti o addirittura pericolose. Soltanto Coop e AS utilizzano per tutti i propri prodotti esclusivamente carta riciclata e certificata FSC (Forest Stewardship Council).

E i peggiori? Consultando la guida più dell’80% dei prodotti non raggiungono la sufficienza. Tra i non classificabili, infine, Tenderly e tutti i prodotti dall’azienda Georgia Pacific che si è formalmente rifiutata di fornire a Greenpeace le informazioni necessarie per  l’inserimento in classifica.

“Le etichette dei prodotti che abbiamo valutato sono molto spesso fuorvianti. Denominazioni come: ‘ecologico’, ‘eco’, ‘green’ fioriscono su prodotti che invece non contengono affatto fibre riciclate o certificate FSC o ne contengono bassissime percentuali. In tutti questi casi c’è poco ‘green’ e molto ‘greenwashing’ - avverte Chiara Campione, responsabile della campagna foreste di Greenpeace Italia.

Per realizzare la guida, Greenpeace ha valutato più di 200 prodotti di circa 30 aziende scegliendo tra quelli più distribuiti negli scaffali dei supermercati. Alle aziende produttrici identificate è stato inviato un questionario nel quale veniva chiesto di indicare le percentuali di fibra riciclata e certificata FSC (Forest Stewardship Council) utilizzata nella produzione e informazioni sul processo di sbianca.

sabato 4 dicembre 2010

Ecologia e/è Risparmio ora anche su Twitter


Se ti interessa essere aggiornato su come è possibile mettere d'accordo il risparmio e la difesa dell'ambiente e della salute, oggi hai un'opportunità in più.

Puoi seguire tutti gli aggiornamenti di Ecologia e/è Risparmio anche su Twitter.

Ci trovi qui
http://twitter.com/ecorisparmio

Inoltre, in esclusiva per chi ci segue su Twitter, ci sarà ogni settimana una ecopillola: un consiglio per essere davvero ecorisparmiatori in 140 caratteri.

Qui trovi la prima ecopillola Twitter di Ecologia e/è Risparmio.

Riscaldamento: consigli utili per il risparmio e l'ambiente

Consigli per risparmiare sul riscaldamento.
Fai entrare il sole; non coprire i termosifoni; imposta la temperatura non oltre i 20 gradi; fai controllare il tuo impianto; cambia l'aria in casa per brevi periodi.


Aggiungi didascalia
Il freddo arriva e iniziamo ad accendere i riscaldamenti.
Una voce pesante per le nostre tasche ma anche un rischio per l'aria delle nostre città, già soffocata dagli scarichi delle automobili e da quelli industriali.

Ecco alcuni (primi) consigli per ridurre gli sprechi del tuo riscaldamento, per risparmiare e per diminuire l'inquinamento.

Aprire persiane e tapparelle
Quando c'è il sole, approfittiamone. Apriamo persiane e tapparelle delle finestre esposte al sole per permettere un miglior riscaldamento naturale della casa.

Chiudere persiane e tapparelle
Ma insomma, aprire o chiudere? No, non stiamo scherzando. Quando fa buio, è bene chiudere persiane e tapparelle per migliorare l'isolamento termico delle finestre ed evitare inutile dispersione del calore. Per lo stesso motivo, chiudi anche le tende.

Aprire le finestre per brevi periodi
D'inverno non è necessario tenere aperte le finestre per lunghi periodi per cambiare l'aria. Bastano dieci minuti, possibilmente nelle ore più calde della giornata.

Fai controllare il tuo impianto
Fai fare il controllo e la manutenzione del tuo impianto di riscaldamento da parte di un tecnico esperto di una ditta di manutenzione. Guadagni in sicurezza e sei sicuro di far lavorare il tuo impianto nel modo ottimale, cioè con meno sprechi.

Non coprire i termosifoni
Non coprire mai i tuoi termosifoni con mobiletti di legno, tende o altro e non utilizzare neanche copritermosifoni. L'aria deve circolare liberamente intorno ai radiatori per migliorarne l'efficienza.
Se i tuoi termosifoni si trovano sui muri esterni (ad esempio, sotto la finestra), è utile mettere dietro dei pannelli riflettenti per ridurre le dispersioni.

Bastano venti gradi
Il termostato del tuo impianto non deve superare i venti gradi. Temperature più alte provocano sprechi inutili: mettiti una maglia più pesante e starai benissimo anche a venti gradi. In realtà anche temperature di 18-19 gradi sono molto confortevoli. Verifica ciclicamente la temperatura anche nelle singole stanze della casa. Di notte la temperatura deve essere più bassa (16-17 gradi) per favorire il sonno.

Presto sul blog altri consigli per risparmiare sul riscaldamento senza rinunciare al nostro comfort.

[foto Flickr]

venerdì 3 dicembre 2010

Natale verde: pacchetti, nastri, carte ...

Terza puntata del nostro Natale verde, dopo il presepe ed i regali.
Preparare i nostri doni risparmiando e senza riempire la casa di carte, nastri e coccarde.
Tante idee creative e a basso costo: borse di stoffa, poesie e disegni, origami, noci e nocciole al posto della paglia di plastica, cestini, pacchi sorpresa...



Riduci, riduci, riduci! Riutilizza, riutilizza, riutilizza! Ricicla, ricicla, ricicla! E' il nostro imperativo per confezionare i regali di Natale.

Evita pacchetti inutili, fiocchi, coccarde, bigliettini e tante altre cose inutili, destinate alla discarica e agli inceneritori. Aumentano inutilmente il costo e l'impatto ambientale dei tuoi regali e non aumentano davvero il piacere del dono.

Qui trovi alcuni consigli per presentare bene i tuoi regali, in modo creativo e originale, risparmiando e senza inquinare (o almeno inquinando meno).

  • Evita soprattutto plastica, carte plastificate e metallizzate, coccarde e altri ammennicoli non riciclabili. Se proprio devi usare della carta regalo, verifica almeno che sia carta perfettamente riciclabile. Esiste anche carta regalo di origine riciclata o proveniente da foreste gestite in modo ecocompatibile: se possibile, usa questa.
  • Per confezionare i tuoi pacchetti puoi usare foglie, ricci di castagne, rametti al posto di nastri e coccarde. Puoi fissarli su scatole e pacchetti con un goccio di colla.
  • Puoi usare delle borse o dei sacchetti di stoffa per mettere, ad esempio, tutti i regali dei membri di una stessa famiglia, senza impacchettarli uno per uno.
  • Rifiuta le buste di plastica in tutti i negozi dove farai gli acquisti di Natale: chiedi una busta di semplice carta oppure porta con te una o due borse di stoffa riutilizzabili.
  • Se hai delle borse da regalo di carta, molto diffuse negli ultimi anni, confezionale in modo da permettere di riutilizzarle. Di solito hanno i manici di corda o di plastica: chiudi i manici con due fiocchetti (due pezzi di nastro colorato legati, poi con le forbici ottieni i caratteristici riccioli). Non usare nastro adesivo o punti metallici. Basta togliere i nastri e la busta si riusa perfettamente.
  • Usa scatole, barattoli, ceste e cestini per confezionare i regali: possono essere riutilizzati da chi li riceve in casa o per il prossimo Natale.
  • I libri puoi anche non impacchettarli: usa un segnalibro come biglietto di auguri.
  • Se regali cibi e vini, fai da te la confezione con un cestino o un sacchetto di iuta. Al posto dell'orribile “paglietta di plastica” o di altro materiale inquinante, usa la frutta secca (mandorle, noci ecc.): è bella da vedere e buona da mangiare.
  • Per un grande regalo, ad esempio una bicicletta, basta un bel fiocco colorato.
  • Se regali liquori e marmellate fatte da te, riutilizza bottiglie particolari di vino o di liquore e barattoli di marmellata. Lavali bene (per esempio con la soda), aggiungi un tappo particolare, un'etichetta fatta a mano ed il gioco è fatto.
  • Un mio amico molto bravo fa dei piccoli animaletti di carta con la tecnica dell'origami e li usa come biglietti di auguri. Puoi anche fare degli origami di Natale.
  • Un cartoncino bianco è un'ottima base per creare dei biglietti d'auguri personalizzati, ad esempio con dei disegni. Se c'è una bambina o un bambino in casa, mettili al lavoro: i nonni saranno entusiasti! Un'alternativa: crea piccole poesie di auguri.
  • Fai qualche pacco a sorpresa: prendi 3-4 scatole di cartone recuperate di diverse misure, mettile una dentro l'altra, magari avvolgile di carta di giornale e nascondi dentro i regali, soprattutto per bambine e bambini. Scartare un pacco sorpresa sarà di per sé un bel divertimento!
  • In ogni caso, invita amici e parenti a differenziare e riutilizzare carte, buste e contenitori.

 [foto Origami Club]

giovedì 2 dicembre 2010

Natale verde: risparmia con i regali ecologici

Consigli per risparmiare con i regali di Natale, senza inquinare.
Cini biologici, regali fai da te, libri, abbonamenti al teatro, regali in comune, regali ecologici, buoni acquisto e tante altre idee...


 Facciamola breve: il Natale è diventato ormai un'orgia consumistica, determinante per le sorti del commercio e quindi dell'economia, per i destini dei produttori di spumanti e cotechini ecc.

Il risultato dell'orgia è un salasso per i nostri portafogli e anche un'offesa massiccia per l'ambiente. A Natale riempiamo le nostre case e quelle di amici e parenti di regali inutili, costosi, inquinanti, superflui, di montagne di carte e confezioni inutili.

Come salvarsi da tutto questo? Ci limitiamo a darvi 10 consigli per fare dei regali da ecorisparmiatore Doc.

Riscopri il gusto del dono
Lo scopo del regalo è quello di donare qualcosa di noi a chi amiamo. Può sembrare retorica ma se parti da questa idea, sarà più facile seguire gli altri consigli.

Fai la tua lista e acquista per tempo
Se ti riduci all'ultimo minuto, è più facile che acquisterai cose inutili, costose e inquinanti. Inizia a pensare ai regali, pensando con affetto ai destinatari. Ti verranno in mente tante idee; appuntale e senza sforzi avrai la tua lista dei regali.

Regala cibi biologici, locali ed equosolidali
Se vuoi regalare delle golosità o il classico cesto di Natale, preferisci cibi e vini dell'agricoltura biologica oppure prodotti nella tua zona, magari comprati direttamente nelle aziende agricole, o ancora cibi del commercio equo e solidale. Farai un regalo gradito, amico dell'ambiente e, con un po' di attenzione, non spenderai molto di più di un cesto preconfezionato preso in un negozio.
Puoi procurarti o comprare un cestino (riutilizzabile): al posto della orribile “paglia” di plastica, confeziona il cesto con frutta secca (nocciole, mandorle, noci ecc.), bella e buona da mangiare.

Regali “fai da te”
Ognuno di noi ha le sue qualità nascoste. Un mio amico che vive in un'altra città è un bravissimo fotografo amatoriale: per alcuni anni ci ha regalato una sua foto incorniciata. Oggi queste foto sono ancora nella nostra casa e attirano sempre l'attenzione.
Tira fuori anche tu le tue abilità: liquori fatti in casa, conserve e marmellate, dolci, oggetti di bricolage, sciarpe fatte a maglia, collane ...
Un'altra nostra amica usa sassi, vecchie tegole e mattoni che dipinge per fare fermacarte e soprammobili: anche questi sono tra i regali di Natale che ancora oggi apprezzo di più.

Fai regali non materiali
Invece di riempire armadi e soffitte di cose inutili, regala un abbonamento a teatro, un carnet di biglietti del cinema, la tessera dei musei della tua città, un corso di pittura o di fotografia.

Libri, semplicemente libri
I libri sono un regalo utile e durevole. Il DVD di un bel film tra vent'anni probabilmente sarà inutilizzabile perché avremo chissà quale diavoleria al posto del DVD; lo stesso vale per un gioco elettronico. Un libro invece resiste anche mille anni, basta trattarlo bene!
Puoi anche regalare un buono da spendere in una libreria (ormai lo fanno anche le piccole librerie; in caso contrario, lancia tu l'idea al tuo libraio di fiducia).
Sempre in questa linea: l'abbonamento a una rivista possibilmente utile.
Un altro bel dono: la tessera della biblioteca.

Regali in comune
Invece di regalare 3-4 regali necessariamente poco costosi (con il rischio che si tratti di cose davvero poco utili), puoi fare un regalo collettivo. Per esempio: a una famiglia con figli ancora abbastanza piccoli, regala un gioco da tavolo per giocare insieme. Meno pacchetti, meno carta sprecata, spesso anche un po' di risparmio, ma soprattutto qualcosa che dura nel tempo.
Un consiglio? Per me, Trivial Pursuit e Visual Game. Visual Game è un gioco in cui bisogna disegnare per far indovinare alla propria squadra una parola. Lo abbiamo regalato anni fa a una famiglia di cari amici: ora le loro figlie sono grandi ma ogni tanto ci giochiamo ancora e ci facciamo davvero delle grandi risate.

Fai un regalo apertamente “ecologico”
Guardati intorno, troverai tante idee. Una torcia elettrica a dinamo (senza pile ma con la manovella),  una pianta da tenere in giardino o in terrazzo, un manuale di giardinaggio o di agricoltura biologica, o addirittura una compostiera o una cassetta di lombrichi per il tuo amico che ha un terreno o un orto!
Attenzione, però: evita il regalo ecologico fatto apposta per abbindolarci. Il vaso di fiori in vetro riciclato può ugualmente essere inutile o superfluo, quindi alla fine diventa “antiecologico”. Evita i gadget ecologici, che escono appositamente soprattutto a Natale per tentare di fregare il consumatore attento all'ambiente.

Il buono regalo
Ne abbiamo già parlato per i libri. Forse non è il massimo dell'eleganza, però è un'ottima soluzione per evitare spese inutili, doppioni, oggetti che non servono. Ti assicuro che per una bambina o un bambino un buono regalo, ad esempio per una libreria, diventerà un gioco nel gioco, un regalo nel regalo.

Regali per bambine e bambini
Visto che abbiamo parlato di regali per i più piccoli, qui la questione si fa davvero complicata. Ne riparleremo con un post dedicato solo a questo tema.

[foto Flickr]

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