Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute

venerdì 30 maggio 2008

Il risparmio amico dell'ambiente in cucina

Uno degli autori umoristici che preferisco, Enrico Vaime, ha pubblicato qualche mese fa un libro di memorie e ricordi intitolato "Quando la rucola non c'era".
Parafrasando il titolo, avrei potuto chiamare questo post "Quando la carta da cucina non c'era". Chi l'ha inventata? Quando è nata? Quanto ci costa ogni anno? Ma soprattutto: come facevamo, quando non c'era?

Il discorso per la cosiddetta "carta da cucina" è valido anche per altri prodotti usa e getta che si sono diffusi nella pulizia della cucina. Pensate ai sacchetti di plastica per congelare i cibi, alla pellicola trasparente di plastica e a quella di alluminio per avvolgere i cibi, ai nuovi panni usa e getta per pulire ogni superficie (dal parquet ai vetri), per finire al geniale "piumino da spolvero usa e getta".
Tutte cose costose che usiamo una o poche volte e poi buttiamo nella spazzatura.

Eppure basta poco per evitare di riempire il sacco della spazzatura e per non alleggerire il nostro portafogli. Fate il conto di quanto vi costano tutti questi prodotti.
Un esempio: diciamo che una confezione da due rotoli di carta da cucina ci costa 2 euro (per approssimazione). Diciamo, sempre per approssimazione, di consumare due rotoli al mese. Sono giusti giusti 24 euro all'anno.






Quali sono le alternative?

  • Stracci e panni non usa e getta di vario genere al posto della carta da cucina e di tutti gli altri panni da pulizia "usa e getta": ormai ce ne sono per tutti i gusti, in microfibra e in mille altri materiali. Da non sottovalutare vecchie maglie e calze ormai da buttare: possono dare un ultimo servizio prima di finire nella raccolta differenziata.
  • Contenitori in vetro per alimenti e anche barattoli di vetro riutilizzati (in particolare quelli con un'apertura larga) per congelare i cibi e per conservarli nel frigo.
  • Usare un tovagliolo di carta o (meglio ancora) di stoffa per avvolgere il panino da portare in gita (al posto dell'alluminio o della plastica).

Un'ultima considerazione. Se avete bisogno di un sostituto della pellicola di alluminio e di quella di plastica meno inquinante e anche meno dannoso per la salute, usate la carta da forno.

[foto Flickr.com]

mercoledì 28 maggio 2008

Risparmiare 320 euro bevendo acqua ottima

Sapete che noi italiani siamo i primi consumatori al mondo di acqua minerale?
Siamo ormai alle soglie di 200 litri all'anno a testa (in media).

Avete mai pensato a quanto spendete all'anno per l'acqua minerale? Avete mai pensato a quanti quintali d'acqua ogni anno portate su è giù per le scale o nell'ascensore e stipate nelle vostre case?

C'è un modo per risparmiare soldi, tempo e fatica: bere l'acqua dell'acquedotto.
Si tratta di acqua potabile (e ci mancherebbe!), controllata e quindi sicura, comoda perché arriva dal rubinetto in cucina, poco costosa (se la usiamo per bere il costo è davvero irrisorio).

Ne abbiamo già parlato e abbiamo anche dato alcuni consigli per consumarla nel modo migliore.

Perché consumiamo così tanta acqua minerale? Pubblicità, moda, abitudine, ipotetiche virtù terapeutiche ("depura", "purifica", "fa digerire", addirittura "fa dimagrire", tutte virtù puntualmente smentite dai medici) e anche una buona dose di superficialità e abitudine. Io l'ho bevuta per anni e quindi sono la prima vittima di queste accuse.

Quanto possiamo risparmiare, bevendo solo acqua del rubinetto? Facciamo due conti.
Se siete consumatori abituali di acqua minerale, andrete ben oltre i 200 litri all'anno (quella è una statistica, proprio come il pollo di Trilussa). Diciamo una media di un litro al giorno, quindi 243 bottiglie di plastica da un litro e mezzo (quelle più diffuse), quindi 40 casse da sei bottiglie all'anno. Per una famiglia di quattro persone sono 160 casse d'acqua all'anno. Fissiamo un prezzo medio di 2 euro per una cassa da sei bottiglie (è una stima che tiene conto di acque più costose ma anche di offerte e promozioni) e arriviamo alla modica cifra di 320 euro all'anno. Se la vostra acqua del cuore costa di più, fate da soli la moltiplicazione e scoprirete quanto spendete attualmente.





Non mi pare poco!
Non sarà solo il vostro portafogli ad essere contento.
L'ambiente e la vostra salute dovranno sopportare 932 bottiglie vuote di plastica in meno, senza tenere conto del trasporto (cioè Tir che inquinano sulle autostrade, portando su e giù per l'Italia l'acqua minerale, per cui a Roma bevono acqua che viene dal Veneto o dal Piemonte mentre a Milano acqua che viene dalla Basilicata o dalla Campania). Ci sono altri aspetti da non sottovalutare, come il modo con cui l'acqua già imbottigliata dentro le bottiglie di plastica viene conservata in depositi e supermercati, in attesa che noi la compriamo.

Il tema è molto ampio e complesso, per cui ci ritorneremo sopra. Per ora tenete conto che c'è una campagna, "Imbrocchiamola", per promuovere il consumo di acqua dell'acquedotto in ristoranti, bar ma anche mense e ospedali. Ne riparleremo.

lunedì 26 maggio 2008

Stop alle pubblicità inutili

Siete stufi di ricevere montagne di carta di pubblicità inutili e superflue nella cassetta della posta, email improbabili, telefonate pubblicitarie alle ore più fastidiose (di solito, quando state addentando un panino oppure arrotolando gli spaghetti sulla forchetta)?

Pensate a quanta carta, quanta plastica di imballaggio, quanto del vostro tempo prezioso si spreca. Purtroppo è molto difficile difendersi da tutto questo ma qualcosa si può fare.

Una cosa da provare è utilizzare il servizio
CANCELLAMI
creato da alcune aziende che fanno direct marketing. Con questo servizio si chiede a tutte queste aziende (che in molti casi lavorano per più aziende) di NON RICEVERE più i vari tipi di pubblicità che voi indicherete (es. posta al vostro indirizzo, telefonate sul vostro numero di casa ecc.).

E' sufficiente iscriversi, indicare l'indirizzo o gli indirizzi di posta ai quali NON volete più ricevere posta pubblicitaria e poi telefoni fissi, cellulari ed indirizzi di posta elettronica che volete mantenere liberi da pubblicità non richiesta (e quindi inutile).
Non vi garantisco il risultato (l'ho utilizzato appena oggi) ma mi sembra una cosa utile.


Per voi è soprattutto un risparmio di tempo e di scocciature ma c'è anche un beneficio non trascurabile per l'ambiente, soprattutto se evitate la stampa pubblicitaria.

giovedì 22 maggio 2008

Ricicla il tuo telefono cellulare

Questo blog, almeno per ora, non ha una finalità commerciale e quindi non inserisco neanche la pubblicità di Google.
Quindi, quello che segue non è un annuncio pubblicitario!

Mi sembra giusto, però, quando qualche grande azienda, contrariamente a quanto accade di solito, si fa carico di un problema concreto per la difesa dell'ambiente, mi sembra giusto pubblicizzarla.
Vodafone raccoglie telefoni cellulari, batterie e accessori vecchi, anche rotti. Forse lo fanno anche altri gestori telefonici, ma francamente non lo so!

Mi chiederete: dov'è il risparmio? Per le nostre tasche no, ma per l'ambiente, per le discariche, per l'aria che lasciamo in eredità ai nostri figli e nipoti.




[fonte Vodafone.it]

Raccolta telefoni cellulari, batterie e accessori

La "raccolta telefoni, batterie e accessori" è un progetto che Vodafone Italia ha sviluppato a partire dal 2000 con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità sulla corretta gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici e ridurre i danni derivanti da una loro dispersione nell'ambiente.

Il progetto è:

  • innovativo, perché primo e unico, così strutturato, ad essere portato avanti con continuità da 8 anni in largo anticipo rispetto alla emanazione della direttiva RAEE (2002/96/CE);
  • capillare, perché coinvolge tutta la rete di vendita con 800 negozi Vodafone One, 130 centri assistenza indipendenti, le sedi Vodafone, grandi aziende clienti;
  • di cultura ambientale, perché ha lo scopo di informare i cittadini sull'importanza della raccolta differenziata di questo tipo di apparecchiature e li invita ad un comportamento rispettoso dell'ambiente, mentre Vodafone Italia garantisce il corretto smaltimento di tutti gli apparati raccolti e l'avvio al riciclo dei materiali
  • non esclusivo, perché è rivolto a tutti, anche ai clienti di altri operatori

Se hai un vecchio telefono che tieni nel cassetto e non sai come disfartene puoi:

  • Portarlo in uno degli 800 negozi Vodafone (clicca qui per conoscere quello più vicino)
  • Seguire il Recycling Tour 2008

mercoledì 21 maggio 2008

Risparmia la carta e salva gli alberi

Quanto spendete in carta per fotocopie ogni anno?
Se avete un'attività, uno studio ma anche se avete solo un computer e una stampante a casa, di sicuro consumate un bel po' di fogli.
Del resto, spesso preferisco stampare dei documenti lunghi per leggerli più comodamente sulla carta, anzichè sul video.
C'è un modo per risparmiare i fogli di carta, mettendo d'accordo portafogli e salvaguardia delle foreste, senza pensare alla minore produzione di rifiuti?
In realtà di modi ce ne sono parecchi.
Vediamone alcuni.

1. Gira i fogli e stampa sul retro
Quanta carta ormai inutile buttiamo? Tantissima e molta di questa (fogli formato A4 stampati solo da un lato) può ancora servire, ad esempio per stampare un documento di lavoro, una bozza oppure un testo che serve solo a noi. Fate qualche prova e scoprirete subito come mettere la carta già stampata da un lato nella vostra stampante per poterla RIstampare sul lato bianco.
Si possono usare anche i fogli di carta che non vi interessano presi nei convegni o in un corso.
Occhio ai punti metallici, però! Io taglio l'angolo dei fogli con il punto metallico e il gioco è fatto.

2. Usa FinePrint
Spesso possiamo stampare più fogli di un documento su una stessa pagina A4 oppure, se abbiamo solo carta nuova, possiamo stampare fronte/retro.
Un programmino molto utile per fare queste cose senza impazzire si chiama FinePrint.
Dopo averlo installato, FinePrint comparirà nell'elenco delle stampanti. Seleziona quindi come stampante proprio "FinePrint" e seguite le semplici informazioni in italiano.
Oltre alla carta, si risparmia anche inchiostro o toner (niente male, no?).

3. Usa carta riciclata o a marchio Ecolabel
Forse costa un po' di più (ma non sempre è vero) però se tutti ne compriamo di più, i prezzi scenderanno e diventeranno simili a quelli della carta "normale".
Ormai si trova anche la carta che viene da foreste gestite in modo ecologicamente corretto, con il marchio Fsc o Pefc.
Questi tipi di carta per fotocopie ormai si trovano anche nei supermercati oppure nei cataloghi on line di vendita di cancelleria: cercate e troverete!


Quanto possiamo risparmiare?

Facciamo due conti.
Consideriamo un costo medio di 4 euro per una risma da 500 fogli e un consumo di 10 risme all'anno (cioè 5.000 fogli). In totale fanno 40 euro.
Stimiamo di recuperare (tra stampa fronte/retro e stampa di più fogli su una pagina) almeno la metà dei fogli, quindi 2.500.
Avremo quindi un totale di 7.500 di pagine da stampare, sempre al prezzo totale di 40 euro e con il consumo reale di soli 5.000 fogli di carta.
Quindi il nostro risparmio finale sarà

Pulizia, ecologia e risparmio: i magnifici sei (più due)


Una mini guida alla pulizia naturale della casa (in italiano) ci viene offerta dal Dipartimento ambiente dell'Australia.

Bene, la miniguida indica i magnifici sei prodotti che servono per pulire la casa senza inquinare, senza rischi per la nostra salute e (aggiungiamo noi) risparmiando parecchi soldi.

Ecco la lista dei magnifici sei:
  • bicarbonato di sodio (ne abbiamo già parlato qui)
  • aceto bianco
  • sapone naturale (es. di Marsiglia)
  • succo di limone (ma anche bucce di limoni spremuti)
  • soda (non quella caustica!)
  • borace
A questi sei prodotti ne vorrei aggiungere altri due:
  • l'acqua, sempre utilissima (in alcuni casi si può usare quella distillata o piovana che non ha calcare);
  • l'olio. Sì, avete capito bene, l'olio: quello di cui parlo è l'olio di gomito. Per risparmiare a volte basta solo fare un po' più di fatica (ma neanche tanta) invece di usare potentissimi (e velenosissimi) prodotti chimici. Tra l'altro, facendo un po' di movimento per pulire la casa si può risparmiare sulla noiosissima palestra.
Bene, ne parleremo prossimamente.

Buon risparmio ecologico!

Giardinaggio ecologico a prova di risparmio

Per chi ha la passione del giardinaggio ci possono essere molte soddisfazioni e molte occasioni di risparmio seguendo alcuni principi del giardinaggio ecologico.
In pratica si tratta di applicare sul terrazzo o nel nostro giardino semplici tecniche dell'agricoltura biologica, con un occhio all'ambiente e uno al portafogli.

Vi daremo in futuro altri consigli ma vogliamo iniziare con qualcosa semplice ed efficace.

Evitare concimi chimici e pesticidi (cioè insetticidi e fungicidi) vuol dire non solo evitare di inquinare e di usare prodotti tossici e dannosi alla nostra salute (attenzione soprattutto ai bambini!) ma anche risparmiare parecchi soldi. Questi prodotti, acquistati nei garden center o nei supermercati, costano spesso cifre esagerate, soprattutto se confrontati con il costo dello stesso prodotto in confezioni più grandi, ad esempio per uso agricolo.

In casa e intorno a noi abbiamo a portata di mano parecchie alternative per risparmiare.
Vediamone alcune.

Con la comune ortica si può fare un buon concime stimolante per la vegetazione: sostituisce in particolare i concimi a base di azoto e quelli per le piante verdi.
Con l'ortica si può anche fare un prodotto per combattere gli afidi, comunemente chiamati "pidocchi" delle piante.
Qui trovate alcune informazioni utili per agire.

Contro i pidocchi delle piante si può usare anche il comune sapone di Marsiglia solido: basta grattuggiarne un po' (oppure comprarlo già in scaglie), scioglierlo in acqua e spruzzarlo sulle piante colpite.
A questo scopo potete fare usare anche un decotto di aglio (meglio se biologico): è un potente aficida. Basta prendere 3-4 spicchi d'aglio e farli bollire in un litro d'acqua per 5-10 minuti.

Contro l'oidio (cioè la muffa bianca che colpisce ad esempio le rose) possiamo usare il comune bicarbonato di sodio, sciolto in acqua (50-70 grammi di bicarbonato per 10 litri di acqua). Per farlo aderire meglio alle piante si può aggiungere un cucchiaio di comune olio, anche di semi.







Questa volta non ho fatto i conti ma basta andare in un vivaio o garden center per rendersi conto di quanto possiamo risparmiare anche in giardino, senza inquinare e senza mettere a rischio la nostra salute.

Qui trovi altri articoli utili per risparmiare e proteggere l'ambiente facendo giardinaggio.

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