La Corte Costituzionale ha approvato due referendum sull'acqua pubblica. Se non ci saranno intoppi (per esempio le elezioni politiche o qualche giochetto), a primavera (per legge, tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2011) i cittadini italiani potranno esprimersi direttamente su questo tema. I comitati per i referendum chiedono di associare i referendum alle prossime elezioni amministrative per far risparmiare parecchi milioni di euro ai contribuenti italiani. E' un particolare da non sottovalutare, perchè molti partiti e potentati cercheranno di isolare il referendum, fissandolo magari a giugno inoltrato per sperare nel caldo e nel mare in modo da boicottare il referendum stesso e non far raggiungere il quorum necessario (50% più uno degli aventi diritto al voto).Tutto questo significherebbe sprecare milioni di euro nel pieno di una crisi economica devastante.
Per un ecorisparmiatore l'acuqa pubblica è un bene essenziale, un impegno obbligato. Acqua pubblica, gestita in modo razionale ed efficiente, come avviene in decine di paesi nel mondo, vuol dire acqua disponibile a sufficienza per tutti, a costi accettabili, insieme a politiche per il risparmio e l'efficienza nell'impiego di questa preziosissima risorsa. L'acqua è destinata nel giro di pochi anni a diventare il nuovo petrolio.
Avete già visto alle pompe di benzina come è finita per il prezzo di benzina e gasolio. Il prezzo sale quando sale il prezzo del barile di petrolio; poi, quando il petrolio scende, il prezzo che paghiamo per fare il pieno nelle nostre auto al massimo resta uguale ma non scende neanche con le cannonate.
Vogliamo fare la stessa fine anche per l'acqua? L'acqua è un bene naturale, è di tutti e non può essere regalata a un privato per trarne enormi profitti. In Italia già regaliamo l'acqua minerale che sgorga gratis dalle sorgenti e che arricchisce solo poche aziende che la rivendono a prezzi esorbitanti. Per l'acqua degli acquedotti, che nella stragrande maggioranza dell'Italia è ottima anche da bere, migliore di tanbte acque minerali, siamo in tempo per dire no.
Ecco alcuni consigli per gli ecorisparmiatori:
- informati sui referendum in difesa dell'acqua pubblica e, più in gereale, sul problema dell'acqua (vedi i due link che trovi in fondo)
- quando sarà il momento di votare, sensibilizza amici, parenti, nonne, zie e cugini per andare a votare SI' al referendum
- informati sulla qualità dell'acqua del tuo acquedotto e, in caso positivo, inizia subito a bere l'acqua del rubinetto tutti i giorni
- chiedi acqua del rubinetto al bar, al ristorante, in pizzeria ecc.
- inizia da oggi, anzi da adesso, a fare qualcosa di concreto per risparmiare acqua nella vita di tutti i giorni, per esempio chiudendo il rubinetto quando ti lavi i denti o quando ti fai la barba
- segui gli altri consigli per un uso attento e consapevole dell'acqua
Trovate tutte le informazioni sul percorso del referendum e sulla "guerra dell'acqua" nel sito del Comitato promotore.
Qui trovate un articolo molto chiaro di Giorgio Vincenzi, direttore della rivista "Vita in Campagna", pubblicato all'inizio della campagna referendaria.