Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute

venerdì 29 ottobre 2010

L' auto a GPL o a metano risparmia e protegge l'ambiente

Per non inquinare l'auto bisognerebbe non averla ma nella vita moderna questo è spesso impossibile.

Un modo per risparmiare in maniera sostanziale e, al tempo stesso, dare una mano all'ambiente è quello di comprare un'auto alimentata a GPL o a metano.
Potete risparmiare, orientativamente, circa il 40% (GPL) e anche oltre il 50% (metano) rispetto alla benzina cosiddetta "verde". 

Qui potete fare due conti e vedere quanto vi conviene usare il GPL o il metano.

Alcune considerazioni utili per l'acquisto e l'uso.

Il metano fa risparmiare più del GPL e inquina meno del GPL
Il problema è che i distributori a metano sono più rari; in alcune zone (tipo la Romagna) ne trovate un buon numero ma in altre aree sono pochissimi. Io ho il primo distributore di metano a 25-30 km da casa e, oltre tutto, lungo una direzione che percorro raramente. Per questo ho preferito il GPL.

Comprate un'auto con l'impianto GPL o metano già installato
Se potete, vi consiglio di comprare un'auto che esce dalla casa produttrice con l'impianto a GPL o a metano già installato. Questo limita la scelta all'acquisto ma secondo me semplifica molto le cose e vi dà maggiori garanzie di un'ottima riuscita. Potete usufruire di incentivi molto interessanti (più alti per le auto a metano). Nei fatti i costi sono pressoché uguali, o poco superiori, a quelli dello stesso modello di auto alimentata a benzina.

Installare l'impianto GPL o metano su auto usate è possibile e anzi consigliabile, ma fate attenzione
Tenete conto che su alcune auto, soprattutto se sono poco diffuse, l'impianto potrà dare dei problemi per il semplice motivo che l'installatore non ha mai sperimentato quel modello. In ogni caso, andate sempre dal concessionario della vostra auto e chiedete esplicitamente se sulla vostra auto si può montare l'impianto GPL o metano.

Usate con regolarità anche l'alimentazione a benzina
Bastano brevi tratti, percorsi a intervalli non troppo lunghi (diciamo una volta a settimana), per mantenere l'auto in perfetta efficienza anche per la sua parte a benzina.

Fate la manutenzione dell'impianto GPL o metano con regolarità
Se volete risparmiare davvero, ridurre al minimo i problemi, inquinare di meno e guidare tranquilli, dovete essere ancora più scrupolosi per la manutenzione, rispettando gli intervalli consigliati (di solito, 10.000 chilometri).
Prossimamente nel blog altri consigli e idee per chi usa (o vuole usare) un'auto a GPL o a metano.

giovedì 28 ottobre 2010

L'amido di mais è ecologico e utile in casa

L'amido di mais (o maizena) è una farina bianca che si ottiene dal mais. Si usa in cucina come addensante o nei dolci per renderli più soffici. E' adatto alle persone celiache, cioè intolleranti al glutine, che tollerano bene le proteine del mais.

L'amido di mais è anche un prodotto ecologico e a basso costo che si può usare in casa per vari usi.
Vediamone alcuni.

Pulire tappeti e moquette
Unire una parte di bicarbonato di sodio e due di amido di mais. Spargere sul tappeto e aspirare dopo 20-30 minuti. Potete anche applicarlo localmente su macchie di unto o grasso.

Pulire gli animali di peluche e le bambole di stoffa
Strofinare orsacchiotti e coniglietti con l'amido di mais, lasciare agire per dieci minuti e poi spazzolare o aspirare.

Pulire macchie di grasso o di olio
Strofinare bene la macchia con l'amido di mais e poi spazzolarlo via. Lavare poi normalmente.

Lavare i piatti
Se avete terminato il detersivo (ecologico) per i piatti, usate una pasta di acqua e amido di mais.

Pediluvio ecologico
Un pediluvio con acqua tiepida e amido di mais è utile per ammorbidire la pelle.

Shampoo secco con l'amido di mais
In condizioni di emergenza, provate a massaggiare i capelli con dell'amido di mais, lasciate agire per un minuto e poi spazzolate i capelli. Utile durante l'influenza o in ospedale.

Chiudere piccoli buchi su un muro bianco
Preparare una pasta con amido di mais e sale fino in parti uguali, impastati con poca acqua. Riempire il buco usando una spatolina.

[fot Ars Usda]

mercoledì 27 ottobre 2010

Ecologia e risparmio anche ad Halloween

Premesso che Halloween mi lascia totalmente indifferente, devo ammettere che ormai questa festa anglosassone, sotto la spinta di interessi commerciali, è dilagata anche da noi. Da giorni vedo tonnellate di zucche in giro e poi addobbi, costumi e tante altre cose costose, inutili ed inquinanti. Sempre poco rispetto agli Stati Uniti, inventori della festa, dove si spendono circa 6 miliardi di dollari (!).

Se proprio dobbiamo, allora, ecco qualche consiglio per festeggiare Halloween risparmiando e senza inquinare.


Maschere, vestiti e travestimenti
Ad Halloween il travestimento deve essere orribile, quindi abbiamo tanto spazio per la creatività. Non sprecate soldi per un  costume già confezionato, non ne vale la pena. Vecchi abiti, vecchi oggetti da riciclare, fantasia: è semplice farsi un costume di Halloween a buon prezzo, riutilizzando cose consumate, inutilizzate e da buttare.

Trovate alcuni utilissimi consigli sui costumi di Halloween qui: vampiri, zombi, dottori pazzi e la classica strega.


Decorazioni per la festa
Evitate di comprare decorazioni già fatte e, se proprio le comprate, ricordate di conservarle per l'anno prossimo.
Visto il tema di Halloween, potete sbizzarrirvi a preparare decorazioni usando vecchie scope, pentole, foglie e rami secchi, ricci di castagne e castagne (che poi potrete sempre mangiare!), addobbi orripilanti fatti con vecchi cartoni dipinti con pitture atossiche, oltre alle ormai classiche zucche (è un peccato sprecarle ma magari con un po' di pazienza si recupera la polpa per cucinarla e si ricompone l'esterno della zucca mostruosa).
Su Internet trovate consigli per tutti i gusti. Solo nel sito di Art Attack ho trovato: una mano verde mostruosa; l'impronta di un gigante; dei disgustosi avanzi di cibo; un dragone; un mostro da cestino; la casa degli spettri; occhi e bocche deformi ecc. Il tutto solo con fantasia, "carta e un po' di colla vinilica! Fatto?".
Anche le decorazioni "fai da te" si possono conservare almeno per qualche anno: basta una scatola nel ripostiglio o in soffitta, simile a quella in cui riponete le decorazioni dell'albero di Natale e le statuine del presepe.


Cena o merenda
Evitiamo, in ogni caso, piatti e bicchieri di plastica "usa e getta". Un consiglio utile, soprattutto se organizzate una festa per bambine/bambini, è quello di comprare piatti e bicchieri di plastica da lavare e riutilizzare. Costano un po' di più, ovviamente, ma si ripagano dopo qualche festa. Io ho comprato quelli di una nota azienda svedese: sono colorati e soprattutto lavabili in lavastoviglie.
Al posto della tovaglia di carta, non scartate l'idea di comprare una volta per tutte una bella tovaglia di cotone color "arancione zucca". In alternativa, tovaglia bianca con vari addobbi e centro-tavola mostruosi.
I tovaglioli di carta, se necessari, almeno comprateli di carta riciclata o di provenienza certificata (Fsc o Pefc). 
Se possibile, comprate alimenti biologici e/o locali. Qui trovate tante idee veloci per stuzzichini, dolci, focacce, pizze e altre ricette facili e adatte a una festa.


Dolcetto o scherzetto?
Due piccoli consigli: se i vostri figli vanno all'avventura al grido di "dolcetto o scherzetto?", dotateli di una borsa rigorosamente di stoffa.
Inoltre, invece di comprare dolciumi industriali, fate qualche biscotto o altri dolcetti che vi vengono bene, magari adattati al clima magico e orrendo di Halloween. Potete per esempio preparare i biscotti scheletrini oppure i biscotti fantasmini.


E voi, avete qualche altro consiglio per una festa (di Halloween) all'insegna dell'allegria ma anche dell'ecologia e del risparmio?

[foto Flickr]

martedì 26 ottobre 2010

Risparmiare energia elettrica: cinque consigli semplicissimi

Risparmiare energia elettrica è la prima fonte di energia alternativa, rinnovabile e pulita.

Invece di pensare al nucleare (una fonte energetica pericolosa, superata e costosa), bisognerebbe realizzare subito una capillare campagna per il risparmio energetico, a partire dagli edifici pubblici.

Intanto, possiamo alleggerire la nostra bolletta elettrica seguendo alcuni piccoli consigli, che non comportano nessun vero sacrificio: nessuno ci chiede di stare al buio o al freddo ma solo di avere un po' di attenzione.

  1. Sostituiamo le lampadine a incandescenza con lampadine a risparmio energetico, come le fluorescenti compatte. Anche le alogene, a parità di luce prodotta, fanno risparmiare: circa il 30% in meno rispetto alle lampadine a incandescenza. Considerate anche le nuove lampadine a LED o diodi luminosi.
  2. Spegniamo le luci quando non ci servono: se usciamo dalla camera, spegniamo la luce. Se nella stessa camera abbiamo due o tre luci accese contemporaneamente e non ci servono tutte, spegniamo quelle inutili.
  3. Installiamo, quando possibile, degli interruttori a tempo, ad es. nelle scale di piccoli condomini o in soffitte e cantine.
  4. Puliamo spesso le lampadine (occhio alle alogene!). La polvere può ridurre del 10% la capacità di illuminazione. Puliamo anche lampade e paralumi.
  5. Non lasciamo mai gli apparecchi elettronici in stand by. Spegniamo sempre la lucina rossa del televisore, stacchiamo il portatile dalla presa di corrente: il risparmio è superiore a quanto potete immaginare. Per avere qualche consiglio sul tema (per esempio come risparmiare con le “ciabatte”) leggi qui.

[foto Flickr]

sabato 23 ottobre 2010

Una guida al consumo critico dell'acqua

L'acqua minerale pesa sulle nostre tasche. Noi italiani siamo tra i maggiori consumatori di acqua imbottigliata nel mondo, pur avendo quasi dappertutto un'ottima acqua del rubinetto a costi irrisori. Comprare acqua minerale costa caro (moltiplicate il consumo per un anno e fate qualche conto), pesa nella busta della spesa, prende spazio in casa, produce tonnellate e tonnellate di bottiglie di plastica, solo in parte riciclate. 

Una soluzione semplice, ecologica e al tempo stesso molto, molto economica c'è: beviamo sempre acqua di rubinetto.
Per fare questo abbiamo dato alcuni semplici consigli per risparmiare almeno 300 euro all'anno bevendo l'acqua del rubinetto.

Vi abbiamo anche suggerito di risparmiare almeno 75 euro all'anno limitando l'uso delle famigerate bottigliette di plastica che ci portiamo appresso. Bere acqua fa bene alla nostra salute ma consumare centinaia di bottigliette di plastica ogni anno fa malissimo all'ambiente e alle nostre tasche.

Ora vi presentiamo una utile Guida al consumo critico dell'acqua dal titolo "Imbrocchiamola". La guida è del giornalista Guido Martinelli ed è legata alla campagna Imbrocchiamola per favorire il consumo di acqua di rubinetto in ristoranti, bar e osterie.

Dal rubinetto del 96 per cento degli italiani esce acqua potabile. Eppure siamo tra i maggiori consumatori d’acqua minerale.
Questa guida racconta una limpida verità: dagli acquedotti esce un’acqua buona e sicura ma le aziende imbottigliatrici, a colpi di spot, impongono ai consumatori la minerale in bottiglia, cara e poco sostenibile.
Scheda per scheda tutte le aziende che si spartiscono un mercato da 3 miliardi di euro lasciando allo Stato le briciole. Ma non ditelo in giro. Acqua in brocca.

Potete comprare la guida sul sito di Altraeconomia al prezzo di 3 euro.

Qui invece potete visitare il sito della campagna "Imbrocchiamola". Trovate tante notizie utili, come l'elenco di ristoranti, bar e locali dove è possibile consumare acqua del rubinetto. Potete anche segnalare direttamente i locali che conoscete dove si può bere un buon bicchiere di "acqua del sindaco", come la chiama il mio amico Carlo.

venerdì 22 ottobre 2010

Usare la soda per pulire in cucina

La soda solvay è un prodotto ecologico ed economico che può essere utilizzato in mille occasioni diverse.

Oggi vediamo come usare la soda in cucina (per pulire, non per cucinare!).

Pulire bottiglie di olio, vino ecc.
Mettete poca soda nella bottiglia sporca, aggiungete acqua calda, agitate e lasciate agire per qualche ora. Ottimo metodo per togliere il deposito sul fondo delle bottiglie d'olio o per pulire altri contenitori di vetro con dei "fondi" ostinati.

Pulire piastrelle e altre superfici (come i piani cottura)
Usare un crema fatta aggiungendo poca acqua alla polvere di soda. Risciacquare con attenzione per evitare aloni.

Pulire il forno (senza fatica)
Beh, senza fatica è un po' un'utopia. Per fare meno fatica, però, usate la solita pasta fatta di soda e acqua 8senza esagerare con le dosi perché poi dovete risciacquare). Come al solito, se pulite il forno quando è ancora tiepido, l'operazione risulta più semplice. Va bene anche per il microonde.

Pulire pentole e padelle
La soda è adatta per pentole di acciaio inox mentre alcuni sconsigliano di usarla per le pentole di alluminio. Se bruciate qualcosa nella pentola e diventa difficile togliere il fondo, potete mettere acqua e soda sul fondo e poi scaldare a fuoco basso. Il fondo bruciato verrà via facilmente, magari usando un cucchiaio di legno.

Pulire i tubi di scarico
Per togliere i cattivi odori, fate scorrere prima abbondante acqua calda, poi versare una soluzione di soda (quattro cucchiai al litro) e fare agire per 10-15 minuti. Risciacquare. Il metodo si può usare anche per sturare i lavandini. Altro metodo ecologico: versate nel tubo un pugno di sale grosso e poi versate una pentola di acqua calda.

[testo rielaborato da bicarbonato.it / foto Flickr]

giovedì 21 ottobre 2010

Biciclette per tutti i gusti: risparmio e salute

La bicicletta è uno strumento indispensabile per il "risparmiatore ecologico", con un occhio anche alla salute e al fitness. Non inquiniamo, facciamo una sano esercizio fisico e spesso arriviamo prima agli appuntamenti, visto il traffico. Tante città e cittadine italiane sono adattissime alla bicicletta ma in realtà le opportunità sono tante altre.

A Roma, nonostante i "sette colli", le distanze e l'inquinamento, c'è il bike sharing pubblico. Per girare nel centro storico, tra divieti e multe, il bike sharing potrebbe essere una soluzione economica ed ecologica ma purtroppo non decolla.
Il bike sharing lo trovate comunque in varie città italiane, come Milano e Torino. Esiste anche un progetto, Bicincittà, che interessa una ventina di città, più o meno grandi: da Bari a Pinerolo, da Brescia a Prato, da Parma a Pistoia.

Un'altra idea per un uso ecologico della bicicletta ci viene da Christophe Machet che ha ideato la camioncyclette o bicicamion: un modo per trasportare fino a 150 kg di roba ma anche per portare un cane di media taglia, ad esempio. Magari 150 kg sono francamente tanti ma la camioncyclette sembra la soluzione ideale, ad esempio, per la spesa settimanale. Del resto, non si inventa nulla: nel dopoguerra le biciclette "modificate" servivano per tantissimi usi, ad esempio per portare il pane, come in questa famosa pubblicità di Carosello con Ninetto Davoli

Un'altra opportunità (ma spesso è anche una necessità) è quella di trasportare in bicicletta bambine e bambini. Attenzione però: bisogna farlo in sicurezza e ci sono delle norme da seguire. Dal 2005 è infatti in vigore la normativa EN14344 sui seggiolini per la bicicletta: dovete sempre cercare questa sigla sul seggiolino che volete acquistare.
Trovate maggiori informazioni sulla scelta del seggiolino da bici per bambini in questa pagina.

E voi, avete qualche suggerimento per usare nel modo migliore la bicicletta negli spostamenti di ogni giorno?

[foto christophemachet.com]

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