Anche se ormai molti accessori elettronici che utilizziamo possono essere ricaricati con la porta USB del computer oppure sono forniti direttamente con delle batterie ricaricabili, abbiamo ancora molta necessità di usare le comuni pile elettriche. Ormai, tranne usi particolari, quelle più diffuse sono le stilo (AA) e le ministilo (AAA).
Solo nei pressi del televisore, avete di solito tre o quattro telecomandi che hanno bisogno di pile; poi ci sono sveglie e orologi da muro, videocamere e fotocamere digitali, registratori digitali e tanti altri oggetti, come i giocattoli per i bambini.
Abbiamo un modo semplice per risparmiare e, al tempo stesso, fare un favore all'ambiente riducendo l'inquinamento. Basta decidersi una volta per tutte e comprare un caricabatterie. Poi, man mano che ne avremo bisogno, compreremo le pile ricaricabili, che ormai trovate un po' dappertutto, anche nei supermercati (come il caricabatterie, del resto).
Il caricabatterie (o alimentatore) può costare tra i 15 ed i 25 euro mentre le pile ricaricabili costano intorno ai 5-6 euro per una coppia. Tenete conto che i prezzi possono variare parecchio, anche perché ormai il mercato inizia ad essere maturo e così trovate vari tipi di pile ricaricabili. Anche la stessa azienda può arrivare a 2 o 3 tipi diversi. Di base tenete conto che oggetti come una fotocamera digitale hanno bisogno di pile potenti (c'è il rischio di andare in riserva dopo 4 o 5 foto) mentre per oggetti come un telecomando della televisione o un orologio digitale va bene qualunque pila ricaricabile.
Il risparmio economico è evidente, perché una comune pila ricaricabile può essere utilizzata centinaia di volte, con un costo elettrico di ricarica davvero irrisorio; le pile "usa e getta" costano meno, è vero, ma le usate solo una volta!
Il vantaggio per l'ambiente è evidente: ogni volta che ricaricate le vostre pile ricaricabili, pensate che avreste avuto un'altra coppia di pile da buttare, possibilmente negli appositi contenitori che però non sono così facili da trovare (a proposito: ma perché non obbligare chi vende le pile "usa e getta", come i supermercati, ad avere almeno un contenitore per la raccolta differenziata delle pile scariche?).
Tenete conto anche che ci sono oggetti/gadget molto sofisticati, come caricabatterie per la porta USB del computer o con l'adattatore per auto, che va bene anche per il camper o per la barca.Ci sono anche caricabatterie a pannelli solari, molto utili in certe situazioni estreme (es. un ltrekking in cui volete portarvi il ungo GPS o la fotocamera digitale) ma adatti anche alla vita quotidiana. Occhio però perché questi gadget possono essere anche molto costosi e allora vanno fuori dal nostro slogan: ecologia E/E' risparmio!
[foto Flickr]
Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute
sabato 5 giugno 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento