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venerdì 10 dicembre 2010

Natale verde: come curare l'albero di Natale vero in casa

Consigli per curare il tuo vero abete di Natale e averlo in forma anche il prossimo anno, con un bel risparmio per il tuo portafogli.
Cosa guardare prima dell'acquisto, le attenzioni da avere in casa, le indicazioni per l'impianto.
L'ultima alternativa: porta il tuo abete al compostaggio.


Se non hai in casa l'albero di Natale, ti consiglio di acquistarne uno vero: un piccolo abete da addobbare secondo il tuo gusto, con il fascino che solo una pianta vera può darti. Con un po' di attenzione, l'abete ti permette anche un bel risparmio.

Gli abeti per la maggioranza sono alberi vivi, venduti in un pane di terra (in un vaso di plastica o in un sacchetto di plastica o di iuta). Puoi anche trovare i cosiddetti puntali, cioè le cime di abeti tagliati. Questi dovrebbero venire da diradamenti controllati di boschi. Ovviamente, però, le cime tagliate sono destinate a seccarsi dopo le feste.

Nella maggioranza dei casi, però, anche gli abeti in vaso sono destinati a morte sicura dopo le feste.
Ovviamente in questo (triste) caso occorre verificare nella propria zona se esiste il modo di riciclare queste piante, ad esempio nelle compostiere.
Però la cosa migliore è quella di dare qualche attenzione al tuo abete per permettergli di sopravvivere e riutilizzarlo il prossimo anno. Un bel risparmio e anche la soddisfazione di aver fatto vivere la tua pianta.
Ecco alcuni consigli utili.

Consigli per l'acquisto
Scegli con attenzione il tuo abete: scarta piante visibilmente malandate, ingiallite, con i rami troppo spogli. È normale, comunque, che un abete naturale sia un po' asimmetrico (il lato cresciuto verso nord è di solito meno rigoglioso), come pure è normale che perda un po' di aghi. Se però lo scuoti e gli aghi vengono giù a frotte, scarta l'albero.

Programma l'acquisto con qualche giorno di anticipo: una volta acquistato l'albero, infatti, è bene sciogliere i rami (di solito legati per diminuire l'ingombro) e lasciare l'albero per qualche giorno a riposo in un ambiente riparato, prima di metterlo in casa. Questo riposo dovrebbe avvenire possibilmente in un locale non riscaldato, come il pianerottolo delle scale. In questo modo permetti all'albero di adattarsi alle temperature calde delle nostre case.

Che cosa fare in casa

La cosa ideale sarebbe rinvasare l'albero appena acquistato. Se il tuo abete è in un vaso di plastica del vivaio, puoi anche lasciarlo lì e rinvasarlo dopo le feste. In ogni caso, il rinvaso è necessario per far vivere a lungo il tuo abete.

Il luogo della casa in cui mettere l'abete per le feste è fondamentale. Evita soprattutto di metterlo vicino ai termosifoni o al camino. Evita anche di lasciarlo in mezzo a correnti troppo fredde quando apri le finestre.

Per l'addobbo evita oggetti troppo pesanti che potrebbero spezzare i rami. Soprattutto, evita assolutamente la neve spray, un prodotto inquinante che oltre tutto rischia di soffocare il tuo abete, visto che si tratta di una pianta viva.

Non fare morire il tuo abete: ha bisogno di un po' d'acqua, senza finire affogato ma anche senza morire di sete. Alcuni consigliano di innaffiare con acqua freddissima o gelata ma io eviterei. Acqua a temperatura ambiente va benissimo.

Dopo le feste: lunga vita all'abete
Se avrai avuto un minimo di attenzione, il tuo abete sarà ancora vivo e vegeto dopo le feste. Togli con attenzione tutti gli addobbi, senza rompere i rami. Non ti preoccupare se cadono un po' di aghi: entro certi limiti, è normale.

Ora il tuo abete deve andare all'aperto. Una premessa: l'abete ha bisogno di un clima con inverni freddi. Forse se stai al mare in un posto caldo il tuo abete non ha grandi speranze di successo, per cui è bene pensare a trasferirlo, ad esempio in una zona di montagna.
In casa puoi fare due cose: piantarlo in un giardino oppure metterlo in un vaso e tenerlo sul terrazzo o sul balcone.

In ogni caso, ti consiglio di fare la stessa operazione che ti ho suggerito dopo l'acquisto. Tieni il tuo abete per qualche giorno in un locale non riscaldato e riparato dai venti freddi. Per esempio un balcone interno o il pianerottolo delle scale.
Dopo il periodo di ambientamento, procedi all'impianto o al rinvaso.

Se non hai un giardino o un terrazzo dove piantare l'abete, ti suggerisco altre ipotesi:
  • cerca un amico o un parente che vuole accogliere il tuo abete, magari in una casa di campagna o di montagna. Un mio amico ha una casa in montagna: ogni anno porta lì il suo abete e lo pianta in fondo alla fila dei suoi predecessori. Ha una siepe a scalare, con gli abeti sempre più piccoli: è molto simpatica ed è inoltre un bel ricordo dei Natali precedenti;
  • chiedi a una scuola o a una parrocchia se vogliono il tuo abete;
  • puoi anche seguire le tecniche della “guerrilla gardening”: trova un giardinetto o un'aiuola abbandonata della tua città e fai la tua "incursione verde", piantando il tuo abete e curandolo fino a che non avrà attecchito bene.

L'ultima soluzione
Se proprio non hai modo di ripiantare il tuo abete, devi rassegnarti a avviarlo alla raccolta differenziata. In nessun caso l'abete deve andare nei rifiuti indifferenziati o nel cassonetto. Chiedi al tuo comune o al vivaio dove è possibile avviare gli abeti al compostaggio.
A Roma, per esempio, lo scorso anno è stata organizzata una raccolta straordinaria degli abeti, fino al 10 gennaio. Ovviamente l'abete può essere usato per il compostaggio domestico, con alcune attenzioni perchè gli aghi si decompoengono lentamente.
In alternativa, se hai un camino o una stufa a legna, puoi usare il tuo abete come legna da ardere.

[immagine AllPosters]

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