Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute

domenica 30 maggio 2010

Pane: se non lo butti, risparmi

Milano butta ogni giorno nella spazzatura 180 quintali di pane.
Secondo Coldiretti, ogni famiglia butta nella spazzatura ogni anno cibo per 500 euro di valore.
Solo nelle feste natalizie buttiamo in media 50 euro di cibo, dicono i consumatori dell'Adoc. L'elenco potrebbe continuare.

Le considerazioni etiche le lascio a voi. Una volta si diceva (ma mi piace pensare che sia ancora così) che buttare il pane è un peccato.
Voglio però sottolineare che il cibo che buttiamo non solo ci costa ma finisce anche per inquinare, visto che in tantissimi comuni italiani non c'è ancora la raccolta differenziata con il sacchetto per l'organico o umido che dir si voglia. Il pane vecchio, quindi, finisce negli inceneritori e così ci fa anche ammalare di tumore!
Per questo riutilizzare gli avanzi di cibo, cucinare scarti e piccole porzioni scoperte in un angolo del frigo è un gesto di civiltà, di rispetto per l'ambiente e anche di risparmio.

Cominciamo proprio dal pane.
Mi limito solo a qualche esempio: prossimamente torneremo con altre ricette e consigli legati al pane.

  • Pane grattato: fai a pezzetti il pane prima che sia troppo secco, fallo seccare bene in una busta di carta e poi passalo al mixer. Il pane grattato lo usi in tanti modi: per addensare una salsa, per friggere, per aggiungerlo all'impasto delle polpette ecc.
  • Bruschetta: fai a fette il pane, passalo al forno e condiscilo con tutta la fantasia possibile. Oltre alla bruschetta, c'è anche la possibilità di fare degli ottimi crostini da pizzeria, ad esempio con mozzarella e acciughe.
  • Minestroni e minestre: fai il pane a pezzetti e passalo al forno oppure in padella con un goccio d'olio. Puoi anche aromatizzare il pane con aglio o rosmarino. Questi mini-crostini li servirai con le tue minestre ma anche con delle salse come stuzzichini.
  • Acquacotta: tipica minestra della Maremma a base di pane. Può prevedere anche l'aggiunta di un uovo, oltre alle verdure, e così diventa un vero piatto unico.
  • Zuppa di pesce: in tante ricette, come la zuppa alla civitavecchiese, il pane è indispensabile. Trovi qui una buona ricetta di zuppa di pesce.

Con il pane si fanno anche ottimi dolci e torte: ne parleremo in un prossimo articolo.

E tu, hai delle ricette in cui si possa riutilizzare il pane avanzato? Scrivile nei commenti.

sabato 29 maggio 2010

Risparmio alla guida dell'automobile

Vi segnalo la ponderosa "Guida 2010 sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 delle autovetture" a cura del Ministero dello sviluppo economico, di quello dell'ambiente e di quello dei trasporti. La parte più interessante la riportiamo qui sotto: sono dei semplici consigli per risparmiare carburante mentre si guida l'automobile. Il risultato è ovvio: meno carburante consumato, meno emissioni di anidride carbonica, meno inquinamento, meno malattie...

Leggete con attenzione i consigli e scoprite quali sono le buone abitudini che proprio non utilizzate o che nemmeno conoscevate prima.


In sintesi i consigli si possono riassumere in tre idee fondamentali:

  • guida con calma, senza provare la partenza del Gran Premio e senza voler battere il record Roma-Milano;
  • cura con regolarità la manutenzione della tua auto, anche con piccoli particolari (es. controlla il gonfiaggio dei tuoi pneumatici con regolarità)
  • usare con giudizio tutti i vari dispositivi (dai tergicristalli all'aria condizionata) che fanno consumare più carburante.

Voi, avete qualche altro consiglio da aggiungere per risparmiare senza inquinare quando si usa l'auto?
Io intanto vi dò la mia regola d'oro: quando possibile, lasciate l'auto a casa e andate a piedi, usate la bicicletta o prendete i mezzi pubblici (anche se con questi ultimi, purtroppo, non sempre si risparmia!).


CONSIGLI AGLI AUTOMOBILISTI PER RIDURRE I CONSUMI DI CARBURANTE E LE EMISSIONI DI CO2

LE 10 REGOLE PER UNA GUIDA ECOCOMPATIBILE (ECODRIVING)
Una guida intelligente e una corretta manutenzione dell’autovettura consentono di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 10-15 %, migliorando anche la sicurezza sulla strada.
In sintesi, di seguito si riportano alcune indicazioni utili per ridurre i consumi di combustibile, le emissioni di CO2 e migliorare la sicurezza sulla strada.
  1. Accelerare gradualmente
  2. Inserire al più presto la marcia superiore
  3. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme
  4. Guidare in modo attento e morbido, evitando brusche frenate e cambi di marcia inutili
  5. Decelerare gradualmente rilasciando il pedale dell’acceleratore e tenendo la marcia innestata
  6. Spegnere il motore quando si può, ma solo a veicolo fermo
  7. Mantenere la pressione di gonfiaggio degli pneumatici entro i valori raccomandati
  8. Rimuovere porta-sci o portapacchi subito dopo l’uso e trasportare nel bagagliaio solo gli oggetti indispensabili, mantenendo il veicolo, per quanto possibile, nel proprio stato originale
  9. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario
  10. Limitare l’uso del climatizzatore

LE CONDIZIONI DEL VEICOLO
1. Curare la manutenzione del veicolo eseguendo i controlli e le registrazioni previste dalla casa costruttrice. In particolare, cambiare l’olio al momento giusto e smaltirlo correttamente.
2. Controllare periodicamente la pressione di gonfiaggio quando gli pneumatici sono freddi, almeno una volta al mese e prima di lunghi percorsi. Pressioni di esercizio troppo basse aumentano significativamente i consumi di carburante in quanto diventa maggiore la resistenza al rotolamento. In tali condizioni, inoltre, lo pneumatico è soggetto ad un’usura più rapida e ad un deterioramento delle prestazioni.
3. Variazioni delle dimensioni degli pneumatici possono alterare le prestazioni originali.
4. Utilizzare gli pneumatici invernali solo nelle stagioni in cui le condizioni climatiche li rendono necessari in quanto essi causano un incremento dei consumi di carburante oltre che del rumore di rotolamento.
5. Non viaggiare in condizioni di carico gravose: il peso del veicolo ed il suo assetto influenzano fortemente i consumi e la stabilità del veicolo. Ricordare che è vietato superare la massa massima complessiva del veicolo indicata sul libretto di circolazione (veicolo sovraccarico).
6. Togliere portapacchi o portasci dal tetto al termine del loro utilizzo. Questi accessori, infatti, come altre modifiche della carrozzeria quali spoiler o deflettori, peggiorano l’aerodinamica del veicolo influendo negativamente sui consumi di carburante.
7. Evitare di viaggiare con i finestrini aperti in quanto ciò determina un effetto negativo sull’aerodinamica del veicolo e, conseguentemente, sui consumi di carburante.
8. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario. Il lunotto termico del veicolo, i proiettori supplementari, i tergicristalli, la ventola dell’impianto di riscaldamento, assorbono una notevole quantità di corrente, provocando di conseguenza un aumento del consumo di carburante.
9. L’utilizzo del climatizzatore incrementa sensibilmente i consumi, anche del 25% in certe condizioni. Pertanto, quando la temperatura esterna lo consente, evitarne l’uso ed utilizzare preferibilmente gli aeratori.

LO STILE DI GUIDA
1. Dopo l’avviamento del motore è consigliabile partire subito e lentamente, evitando di portare il motore a regimi di rotazione elevati. Non far riscaldare il motore a veicolo fermo, né al regime minimo né a regime elevato: in queste condizioni infatti il motore si scalda più lentamente, aumentando consumi, emissioni ed usura degli organi meccanici.
2. Evitare manovre inutili quali colpi di acceleratore quando si è fermi al semaforo o prima di spegnere il motore. Questo tipo di manovre, infatti, provoca un aumento dei consumi e dell’inquinamento.
3. Spegnere il motore in caso di sosta o di fermata (per esempio se incontrate un passaggio a livello chiuso).
4. Selezione delle marce: passare il più presto possibile alla marcia più alta (compatibilmente alla regolarità di funzionamento del motore ed alle condizioni di traffico) senza spingere il motore ad elevati regimi sui rapporti intermedi. Utilizzare marce basse ad elevati regimi per ottenere accelerazioni brillanti comporta un sensibile aumento dei consumi, delle emissioni inquinanti e dell’usura del motore.
5. Velocità del veicolo: il consumo di carburante aumenta esponenzialmente all’aumentare della velocità. Si rende, pertanto, necessario mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme, evitando frenate e riprese superflue che provocano un incremento del consumo di carburante e delle emissioni. Il mantenimento di un’adeguata distanza di sicurezza dal veicolo che precede favorisce un’andatura regolare.
6. Accelerazione: accelerare violentemente bruscamente penalizza notevolmente i consumi e le emissioni. Si consiglia, pertanto, qualora le condizioni di marcia lo consentano, di accelerare con gradualità.
Decelerazione: decelerare, preferibilmente, rilasciando il pedale dell’acceleratore e tenendo la marcia innestata, facendo attenzione ad evitare il fuori giri per non danneggiare il motore
(in questa modalità il motore non consuma combustibile, se dotato del dispositivo “cut-off”).

venerdì 28 maggio 2010

Manuali gratuiti per il compostaggio domestico: concime gratis senza inquinare

In molti comuni intelligenti si fa la raccolta differenziata "porta a porta", che al momento attuale è l'unica forma di gestione dei rifiuti che permette di evitare gli inceneritori (causa di tumori, malattie respiratorie e malformazioni) e le discariche.

Uno dei pilastri della raccolta porta a porta è la separazione della frazione "umida o organica", quella cioè composta da materiali che possono facilmente essere compostati. Scarti di frutta e verdura, fiori secchi, fondi di caffè e té e tanti altri materiali organici vengono raccolti di solito nei sacchetti in plastica biodegradabile (quella prodotta dal mais o dalle patate, per capirci); i sacchetti vengono raccolti e finiscono in grandi impianti di compostaggio.

Se però abbiamo un giardino o un cortile, possiamo vantaggiosamente tenere questi scarti organici e trasformarli in prezioso concime (il compost) che diventerà la ricetta magica del giardino e dell'orto. Per fare questo basta procurarsi una compostiera (puoi comprarla in un garden center o anche costruirla da solo) ed iniziare un processo di compostaggio domestico. In molti comuni le compostiere sono date gratuitamente o a prezzi molto bassi.

Per fare il compostaggio con successo e risolvere tutti i problemi, ti consiglio alcuni manuali gratuiti molto utili.

Il primo è il "Manuale di compostaggio domestico" di 12 pagine a cura della regione Valle d'Aosta. Spiega, tra l'altro, come fare il compostaggio in cumuli e presenta un'utilissima lista dei materiali compostabili.

Il secondo è una Guida pratica di 7 pagine, molto semplice e immediata per la grafica. Si spiega anche come costruire facilmente una compostiera.

Il terzo manuale, più corposo, è della provincia di Varese. Qui si parla in particolare di esperienze didattiche di compostaggio nelle scuole; è ricco di consigli utili e tabelle.

Il quarto manuale è dell'associazione Fare Verde e della scuola agraria del Parco di Monza. Nelle prime pagine ci sono informazioni interessanti di carattere generale sull'utilità del compostaggio e sul rischio di desertificazione nel nostro Paese. Ci sono anche tanti consigli utili sull'impiego del compost come concime nelle varie colture (piante in vaso, frutteto, prato ecc.).

L'ultimo manuale è un libretto di 5 pagine degli Amici della Terra della Toscana. Rapido, semplice, chiaro, utile.

Qui trovi altri articoli utili sul compostaggio.

E tu, conosci altri manuali sul compostaggio utili da segnalare ai nostri lettori?

[foto Comune Macerata]:
Prossimamente su "Ecologia e/é risparmio" alcuni trucchi per un compostaggio efficace.

giovedì 27 maggio 2010

Bicarbonato di sodio contro gli acari

Il bicarbonato di sodio, uno dei nostri sei alleati per risparmiare e non inquinare in casa, può essere utile anche per combattere gli acari della polvere.

In un articolo che vi segnalo si spiega come, cospargendo bicarbonato su tappeti e moquette, si riduca in modo significativo la presenza di acari e si combattano anche le uova.

Il bicarbonato va lasciato agire per almeno un'ora (meglio due) e poi bisogna passare l'aspirapolvere per eliminarlo.

Effetto secondario da non trascurare: il bicarbonato è utile anche per rimuovere cattivi odori dai rivestimenti in tessuto e quindi aiuta ad avere tappeti e moquette "in forma".


Consiglio lampo: il bicarbonato può essere adatto anche per pulire a fondo i rivestimenti in tessuto dell'auto, che spesso prendono odori non proprio gradevoli. La tecnica è sempre la stessa: cospargete i sedili e le altre superfici in stoffa o moquette di bicarbonato, lasciate agire per un'oretta e poi usate la vostra aspirapolvere o andate in un benzinaio e usate l'aspirapolvere a gettone.

lunedì 24 maggio 2010

No alle buste di plastica: "Porta la sporta"

I sacchetti di plastica (forse) saranno vietati anche in Italia dal 1 gennaio 2011, anche se non scommetterei mezzo euro contro una possibile, ulteriore proroga.

Nell'attesa, però, possiamo cominciare tutti a dire: no!

Il modo più semplice e più efficace è quello di portare sempre con noi buste riutilizzabili di stoffa o di altro materiale.  Ormai si trovano un po' dappertutto, in vendita nei supermercati, ma anche ad esempio in tante fiere e manifestazioni, come gadget aziendali gratuiti.

Su questo argomento della guerra alle buste di plastica, vi segnalo il sito "Porta la sporta", creato dall'Associazione comuni virtuosi. Ci sono tante informazioni, materiali e  consigli utili per iniziative da fare come singoli, aziende, negozi e scuole.
Nella homepage trovate anche un interessante e angosciante contatore sui sacchetti usati dall'inizio dell'anno.
[per la cronaca: mentre scrivo questo post, siamo già oltre quota 192 miliardi!].

Tra i tanti materiali e documenti, c'è questa posizione sui sacchetti di plastica e anche sui sacchetti biodegradibili (quelli ottenuti dal mais o dalle patate, per capirci). Giustamente, anche questi ultimi sono ritenuti molto dannosi e inutili, soprattutto se alla fine vanno a finire in un inceneritore o in discarica e non nella frazione umida della raccolta differenziata.
Inoltre, aggiungo io, paghiamo anche i sacchetti di plastica biodegradabile: perchè pagare se posso usare la mia borsa di tela gratis?

In un precedente post ho stimato un risparmio di circa 10 euro all'anno usando borse di tela e rifiutando sempre e comunque le buste di plastica. In tempi di crisi, manovre economiche, stangate, Grecia e via tagliando, non butterei 10 euro! Voi che ne pensate?

venerdì 21 maggio 2010

Aceto come ammorbidente per la lavatrice

Da parecchi mesi, ormai, uso soltanto l'aceto come ammorbidente per la lavatrice.

Uso un aceto bianco, molto scarico di colore per evitare (eventuali) macchie; compro l'aceto più economico al supermercato e lo verso nella vaschetta dell'ammorbidente.

Controindicazioni? Nessuna, secondo me. I panni sono morbidi né più né meno di quando si usa l'ammorbidente e non trattengono nessun odore di aceto (a meno di versarne dei litri!). 

L'unico consiglio è quello di evitare di lasciare l'aceto nella vaschetta per giorni senza utilizzare la lavatrice, per prevenire gli effetti corrosivi dell'aceto stesso.

Risparmio: un litro di aceto, adatto al nostro scopo, lo pagate 0,50-0,60 euro. A questo prezzo non trovate nessun ammorbidente, tanto meno quelli ecologici o presunti tali.
Nel bagno l'aceto lo potete usare anche per altri scopi, come anticalcare nel water o per pulire i vetri.


P.S. una domanda inquietante a cui non so rispondere: potete aiutarmi? Ho trovato da tante parti l'indicazione di non usare gli ammorbidenti per lavare i panni di neonati e piccini. Il motivo? la cosa è inquietante...

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