Cura l'influenza con metodi naturali e a basso costo. Limita l'uso dei farmaci sintomatici e chiedi consiglio al medico.
Le tre L della nonna (letto, lana e latte); bevi a sufficienza; mangia leggero con molta frutta e verdura; fai una convalescenza adeguata.
Hai seguito i nostri consigli per prevenire l'influenza ma, come spesso accade, ti sei ammalato ugualmente?
Niente paura. Se hai seguito i nostri consigli il tuo organismo sarà più forte e quindi resisterà meglio all'influenza. Ora segui questi altri consigli ecologici e a basso costo, limitando al massimo l'acquisto dei farmaci sintomatici che sono quasi sempre inutili e in certi casi addirittura dannosi.
Attenzione: i nostri consigli non sostituiscono il tuo medico di famiglia. Fai attenzione alle complicazioni, soprattutto nei soggetti deboli, come malati cronici, anziani e bambini.
I consigli della nonna: le tre L
Il consiglio della nonna per curare bene l'influenza prevede tre L: letto, lana e latte. Gli stessi consigli sono stati riscoperti dai medici di oggi, soprattutto per i bambini.
Quindi: riposati bene, stai al caldo e ben coperto (senza alzare i riscaldamenti a livelli esagerati, con il rischio di seccare troppo l'aria e di avere maggiori fastidi al naso e alla gola), segui un'alimentazione leggera e variata (non necessariamente a base di solo latte).
Bere a sufficienza
Acqua ma anche succhi di frutta, spremute, frullati e centrifugati di frutta fresca, thé leggero, tisane ecc. Le bevande calde, come le tisane o il caffé d'orzo, aiutano anche a attenuare la congestione nasale e calmare le mucose. Dolcifica le tisane con un cucchiaino di miele, possibilmente da agricoltura biologica.
Frutta e verdura
Dieta variata e leggera: privilegia frutta fresca, soprattutto arance, kiwi e clementine, e verdure come le carote. Frutta e verdura da agricoltura biologica sono sempre consigliabili. Soprattutto ai bambini proponi anche una macedonia di frutta fresca, sempre gradita. Anche le minestre di verdure sono un alimento adatto alla dieta per l'influenza perchè permettono tra l'altro di assumere liquidi.
La convalescenza
Una volta c'era la convalescenza. Oggi corriamo e quindi torniamo al lavoro, a scuola e alle altre attività spesso troppo presto, con il rischio molto concreto di ricadute e complicazioni. Per non sprecare un giorno di lavoro o di scuola, magari poi ne perdiamo molti di più.
Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute
sabato 22 gennaio 2011
venerdì 21 gennaio 2011
Cinque consigli ecologici low cost per prevenire l'influenza
Consigli ecologici e a basso costo per prevenire l'influenza.
Lavati le mani; fai il pieno di vitamina C (arance, limoni, kiwi ecc.) e di beta-carotene (carote); bevi the verde; respira.
Quando necessario, rivolgiti al tuo medico di famiglia.
D'inverno, si sa, arriva l'influenza. Con l'influenza arriva anche un'ondata di pubblicità e consigli per prodotti più o meno utili (o forse più o meno inutili) da usare per combattere i sintomi.
Vediamo alcuni consigli ecologici e a basso costo per prevenire l'influenza e aiutarci ad affrontarla nel migliore dei modi, senza intossicarci e senza spendere soldi inutili.
Attenzione: non sono consigli medici ma semplici accorgimenti di buon senso. Quando necessario, rivolgiti al tuo medico di famiglia, soprattutto in caso di malattie croniche, soggetti deboli, bambini e/o anziani.
Lavati le mani
E' un consiglio semplice ma molto utile. Fai attenzione soprattutto a lavarti le mani dopo aver preso i mezzi pubblici, quando rientri in casa, prima di mangiare ecc.
Rafforza le difese immunitarie con la vitamina C
Aumenta il consumo di alimenti che contengono vitamina C, come arance, mandarini, clementine, limoni e kiwi. Attenzione: kiwi, arance e mandarini sono anche alimenti a basso contenuto calorico, quindi se li mangi fai anche un favore alla bilancia.
Fai il pieno di beta-carotene (vitamina A)
Tra le tante virtù, il beta-carotene protegge le mucose e aiuta a difendersi dalle infezioni. Fai il pieno di carote crude e cotte: è anche un modo per stare attenti alla linea. Il beta-carotene è abbondante anche in altre verdure, come spinaci, verza e bietola.
Bevi the verde
E' ricco di catechine, sostanze antiossidanti dagli effetti benefici che hanno anche un'azione antinfettiva e antibatterica. Anche aglio e cipolla hanno un'azione antinfettiva e antibatterica.
Respira
Quando puoi, stai all'aria aperta, soprattutto nelle belle giornate, anche se fredde. Arieggia le stanze anche d'inverno: bastano dieci minuti. Fai qualche esercizio per migliorare la tua respirazione. Se hai la possibilità, una passeggiata al mare in una bella giornata è un altra cosa utile per la tua salute, anche d'inverno.
[foto Ars Usda]
Lavati le mani; fai il pieno di vitamina C (arance, limoni, kiwi ecc.) e di beta-carotene (carote); bevi the verde; respira.
Quando necessario, rivolgiti al tuo medico di famiglia.
D'inverno, si sa, arriva l'influenza. Con l'influenza arriva anche un'ondata di pubblicità e consigli per prodotti più o meno utili (o forse più o meno inutili) da usare per combattere i sintomi.
Vediamo alcuni consigli ecologici e a basso costo per prevenire l'influenza e aiutarci ad affrontarla nel migliore dei modi, senza intossicarci e senza spendere soldi inutili.
Attenzione: non sono consigli medici ma semplici accorgimenti di buon senso. Quando necessario, rivolgiti al tuo medico di famiglia, soprattutto in caso di malattie croniche, soggetti deboli, bambini e/o anziani.
Lavati le mani
E' un consiglio semplice ma molto utile. Fai attenzione soprattutto a lavarti le mani dopo aver preso i mezzi pubblici, quando rientri in casa, prima di mangiare ecc.
Rafforza le difese immunitarie con la vitamina C
Aumenta il consumo di alimenti che contengono vitamina C, come arance, mandarini, clementine, limoni e kiwi. Attenzione: kiwi, arance e mandarini sono anche alimenti a basso contenuto calorico, quindi se li mangi fai anche un favore alla bilancia.
Fai il pieno di beta-carotene (vitamina A)
Tra le tante virtù, il beta-carotene protegge le mucose e aiuta a difendersi dalle infezioni. Fai il pieno di carote crude e cotte: è anche un modo per stare attenti alla linea. Il beta-carotene è abbondante anche in altre verdure, come spinaci, verza e bietola.
Bevi the verde
E' ricco di catechine, sostanze antiossidanti dagli effetti benefici che hanno anche un'azione antinfettiva e antibatterica. Anche aglio e cipolla hanno un'azione antinfettiva e antibatterica.
Respira
Quando puoi, stai all'aria aperta, soprattutto nelle belle giornate, anche se fredde. Arieggia le stanze anche d'inverno: bastano dieci minuti. Fai qualche esercizio per migliorare la tua respirazione. Se hai la possibilità, una passeggiata al mare in una bella giornata è un altra cosa utile per la tua salute, anche d'inverno.
[foto Ars Usda]
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mercoledì 19 gennaio 2011
Consigli per il referendum in difesa dell'acqua pubblica
La Corte Costituzionale ha approvato due referendum sull'acqua pubblica. Se non ci saranno intoppi (per esempio le elezioni politiche o qualche giochetto), a primavera (per legge, tra il 15 aprile ed il 15 giugno 2011) i cittadini italiani potranno esprimersi direttamente su questo tema. I comitati per i referendum chiedono di associare i referendum alle prossime elezioni amministrative per far risparmiare parecchi milioni di euro ai contribuenti italiani. E' un particolare da non sottovalutare, perchè molti partiti e potentati cercheranno di isolare il referendum, fissandolo magari a giugno inoltrato per sperare nel caldo e nel mare in modo da boicottare il referendum stesso e non far raggiungere il quorum necessario (50% più uno degli aventi diritto al voto).Tutto questo significherebbe sprecare milioni di euro nel pieno di una crisi economica devastante.
Per un ecorisparmiatore l'acuqa pubblica è un bene essenziale, un impegno obbligato. Acqua pubblica, gestita in modo razionale ed efficiente, come avviene in decine di paesi nel mondo, vuol dire acqua disponibile a sufficienza per tutti, a costi accettabili, insieme a politiche per il risparmio e l'efficienza nell'impiego di questa preziosissima risorsa. L'acqua è destinata nel giro di pochi anni a diventare il nuovo petrolio.
Avete già visto alle pompe di benzina come è finita per il prezzo di benzina e gasolio. Il prezzo sale quando sale il prezzo del barile di petrolio; poi, quando il petrolio scende, il prezzo che paghiamo per fare il pieno nelle nostre auto al massimo resta uguale ma non scende neanche con le cannonate.
Vogliamo fare la stessa fine anche per l'acqua? L'acqua è un bene naturale, è di tutti e non può essere regalata a un privato per trarne enormi profitti. In Italia già regaliamo l'acqua minerale che sgorga gratis dalle sorgenti e che arricchisce solo poche aziende che la rivendono a prezzi esorbitanti. Per l'acqua degli acquedotti, che nella stragrande maggioranza dell'Italia è ottima anche da bere, migliore di tanbte acque minerali, siamo in tempo per dire no.
Ecco alcuni consigli per gli ecorisparmiatori:
- informati sui referendum in difesa dell'acqua pubblica e, più in gereale, sul problema dell'acqua (vedi i due link che trovi in fondo)
- quando sarà il momento di votare, sensibilizza amici, parenti, nonne, zie e cugini per andare a votare SI' al referendum
- informati sulla qualità dell'acqua del tuo acquedotto e, in caso positivo, inizia subito a bere l'acqua del rubinetto tutti i giorni
- chiedi acqua del rubinetto al bar, al ristorante, in pizzeria ecc.
- inizia da oggi, anzi da adesso, a fare qualcosa di concreto per risparmiare acqua nella vita di tutti i giorni, per esempio chiudendo il rubinetto quando ti lavi i denti o quando ti fai la barba
- segui gli altri consigli per un uso attento e consapevole dell'acqua
Trovate tutte le informazioni sul percorso del referendum e sulla "guerra dell'acqua" nel sito del Comitato promotore.
Qui trovate un articolo molto chiaro di Giorgio Vincenzi, direttore della rivista "Vita in Campagna", pubblicato all'inizio della campagna referendaria.
venerdì 14 gennaio 2011
Cinque ottimi motivi per odiare ed eliminare le buste di plastica
Cinque ottimi motivi per odiare le buste di plastica.
Non si decompongono, inquinano mari e oceani, producono diossine e nanoparticelle negli inceneritori, richiedono enormi quantità di petrolio per la loro produzione, sono uno dei rifiuti più diffusi nell'ambiente.
Non sei ancora convinto? Usa le borse riutilizzabili e rifiuta da subito le buste di plastica.
Dal 1 gennaio 2011 le buste di plastica usa e getta sono fuorilegge, anche se tantissimi negozi continuano a darcele con la scusa di dover esaurire le scorte.
In un paese civile si sarebbe proceduto in un altro modo: con un congruo anticipo (diciamo 2-3 anni per tenerci larghi) bisognava dire: "dal 1 gennaio 2011 non si potrà usare per nessun motivo ed in nessun negozio, supermercato e altro esercizio commerciale nessuna tipologia di busta di plastica usa e getta".
Invece dobbiamo vedere ancora milioni di buste di plastica che entreranno nelle nostre vite.
Ti suggerisco: rifiuta subito, da oggi, tutte le buste di plastica usa e getta!
Vuoi una buona ragione?
Te ne dò cinque: cinque buoni motivi per odiare ed eliminare i sacchetti di plastica
1. Per decomporre una busta di plastica ci vogliono 200 anni.
2. Milioni di buste finiscono nei corsi d'acqua e nel mare, dove soffocano pesci e cetacei e inquinano la catena alimentare. Le buste uccidono ogni anno oltre centomila esseri viventi: mammiferi marini (come i delfini), tartarughe, uccelli ecc.
3. Le buste bruciate come rifiuto negli inceneritori producono diossine, nanoparticelle e altre sostanze inquinanti e cancerogene.
4. La produzione delle buste di plastica è molto inquinante: per produrre 200mila tonnellate di buste occorre consumare 430mila tonnellate di petrolio! La produzione di plastica assorbe l' 8% della produzione mondiale di petrolio; di questa quantità, il 50% consiste in imballaggi, buste e altri prodotti usa e getta.
5. Le buste di plastica sono una delle 12 tipologie di rifiuto più diffuse nel pianeta, come risulta dall'analisi dei rifiuti raccolti durante le giornate di pulizia International Coastal Cleanup, organizzate da Ocean Conservancy (fonte Porta la sporta).
Se non sei ancora convinto, qui trovi altri dati e notizie sulle buste di plastica!
[foto Ocean Conservancy]
Non si decompongono, inquinano mari e oceani, producono diossine e nanoparticelle negli inceneritori, richiedono enormi quantità di petrolio per la loro produzione, sono uno dei rifiuti più diffusi nell'ambiente.
Non sei ancora convinto? Usa le borse riutilizzabili e rifiuta da subito le buste di plastica.
Dal 1 gennaio 2011 le buste di plastica usa e getta sono fuorilegge, anche se tantissimi negozi continuano a darcele con la scusa di dover esaurire le scorte.
In un paese civile si sarebbe proceduto in un altro modo: con un congruo anticipo (diciamo 2-3 anni per tenerci larghi) bisognava dire: "dal 1 gennaio 2011 non si potrà usare per nessun motivo ed in nessun negozio, supermercato e altro esercizio commerciale nessuna tipologia di busta di plastica usa e getta".
Invece dobbiamo vedere ancora milioni di buste di plastica che entreranno nelle nostre vite.
Ti suggerisco: rifiuta subito, da oggi, tutte le buste di plastica usa e getta!
Vuoi una buona ragione?
Te ne dò cinque: cinque buoni motivi per odiare ed eliminare i sacchetti di plastica
1. Per decomporre una busta di plastica ci vogliono 200 anni.
2. Milioni di buste finiscono nei corsi d'acqua e nel mare, dove soffocano pesci e cetacei e inquinano la catena alimentare. Le buste uccidono ogni anno oltre centomila esseri viventi: mammiferi marini (come i delfini), tartarughe, uccelli ecc.
3. Le buste bruciate come rifiuto negli inceneritori producono diossine, nanoparticelle e altre sostanze inquinanti e cancerogene.
4. La produzione delle buste di plastica è molto inquinante: per produrre 200mila tonnellate di buste occorre consumare 430mila tonnellate di petrolio! La produzione di plastica assorbe l' 8% della produzione mondiale di petrolio; di questa quantità, il 50% consiste in imballaggi, buste e altri prodotti usa e getta.
5. Le buste di plastica sono una delle 12 tipologie di rifiuto più diffuse nel pianeta, come risulta dall'analisi dei rifiuti raccolti durante le giornate di pulizia International Coastal Cleanup, organizzate da Ocean Conservancy (fonte Porta la sporta).
Se non sei ancora convinto, qui trovi altri dati e notizie sulle buste di plastica!
[foto Ocean Conservancy]
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giovedì 13 gennaio 2011
Borse fai da te al posto delle vecchie buste di plastica
Contro le vecchie buste di plastica e le altre buste usa e getta preferisci le borse riutilizzabili.
Notizie e consigli per realizzare da te le borse per la spesa: cartamodelli, suggerimenti, idee.
Con le borse riutilizzabili non inquini, riduci i rifiuti e ottieni anche un piccolo risparmio.
Le buste di plastica "usa e getta" sono andate in pensione il 1 gennaio 2011, con tutti i problemi del caso. Ne abbiamo già parlato qui e qui.
La soluzione ideale per l'ecorisparmiatore, attento all'ambiente e al portafogli, sono le borse riutilizzabili che ci portiamo da casa.
Secondo quanto ci consiglia Porta la sporta, occorre seguire sempre le Quattro Erre (4 R):
La borsa riutilizzabile sta diventando sempre più frequente; la vedi in metropolitana, in autobus e ovviamente al supermercato. E' ora di usarla anche in tutti i negozi, anche quelli che (in teoria) ti danno la busta gratis. La borsa di stoffa in altri paesi sta diventando trendy e di moda.
Se sei bravo/a con la macchina da cucire, puoi anche fare da te le borse di stoffa per la spesa.
Qui, nel sito di PortalaSporta, trovi alcuni cartamodelli che puoi facilmente seguire per fare le tue borse personalizzate, magari usando scampoli di stoffa oppure una vecchia tenda.
Trovi addirittura il modello per la borsa del pane e la borsa fatta riutilizzando un ombrello rotto.
C'è addirittura un sito specializzato sull'autoproduzione di borse per la spesa (anche in italiano): Morsbags.
Restano sempre validi gli altri nostri consigli:
[immagine PortalaSporta]
Notizie e consigli per realizzare da te le borse per la spesa: cartamodelli, suggerimenti, idee.
Con le borse riutilizzabili non inquini, riduci i rifiuti e ottieni anche un piccolo risparmio.
Le buste di plastica "usa e getta" sono andate in pensione il 1 gennaio 2011, con tutti i problemi del caso. Ne abbiamo già parlato qui e qui.
La soluzione ideale per l'ecorisparmiatore, attento all'ambiente e al portafogli, sono le borse riutilizzabili che ci portiamo da casa.
Secondo quanto ci consiglia Porta la sporta, occorre seguire sempre le Quattro Erre (4 R):
- Rifiuta (l'usa e getta)
- Riduci
- Riusa
- Ricicla
La borsa riutilizzabile sta diventando sempre più frequente; la vedi in metropolitana, in autobus e ovviamente al supermercato. E' ora di usarla anche in tutti i negozi, anche quelli che (in teoria) ti danno la busta gratis. La borsa di stoffa in altri paesi sta diventando trendy e di moda.
Se sei bravo/a con la macchina da cucire, puoi anche fare da te le borse di stoffa per la spesa.
Qui, nel sito di PortalaSporta, trovi alcuni cartamodelli che puoi facilmente seguire per fare le tue borse personalizzate, magari usando scampoli di stoffa oppure una vecchia tenda.
Trovi addirittura il modello per la borsa del pane e la borsa fatta riutilizzando un ombrello rotto.
C'è addirittura un sito specializzato sull'autoproduzione di borse per la spesa (anche in italiano): Morsbags.
Restano sempre validi gli altri nostri consigli:
- usa le borse di stoffa che puoi prendere gratuitamente nelle fiere
- metti sempre borse di stoffa nel tuo zaino, in macchina, nel portabagagli
- porta sempre le borse riutilizzabili quando esci, non solo per andare al supermercato
- usare le borse di stoffa e rifiutare quelle "usa e getta" è anche un discreto risparmio perché molte buste "usa e getta" le devi pagare
[immagine PortalaSporta]
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mercoledì 12 gennaio 2011
Contro la influenza lavati le mani
Lavarsi le mani è una norma di igiene utile ma troppo trascurata nella vita di tutti i giorni.
Una pratica semplice ed economica per prevenire infezioni e malattie come l'influenza.
Alcuni consigli per lavarsi le mani in modo efficace e senza inquinare.
Gli scaffali di supermercati, farmacie ed erboristerie sono pieni di prodotti vari per l'igiene delle mani. Il consumo ovviamente va alle stelle quando si diffonde la psicosi dell'ultima epidemia di turno, dalla suina all'aviaria.
C'è un modo semplice, economico, efficace ed ecologico per avere un ottimo livello di igiene. Indovina di che cosa si tratta?
Lavarsi le mani!
Troppo semplice, pensi? Eppure sui siti di importanti ospedali e strutture sanitarie si trovano ampi capitoli proprio sull'importanza di lavarsi le mani per diminuire la diffusione di infezioni e malattie.
Qui trovi ad esempio un breve manuale dell'Ospedale Niguarda di Milano sul lavaggio delle mani nelle strutture sanitarie.
Ci sono addirittura ospedali che hanno previsto un incentivo economico per l'incremento di questa pratica tra medici ed infermieri, soprattutto per diminuire le sempre più pericolose infezioni ospedaliere.
Esiste anche la Giornata mondiale del lavaggio delle mani (Global Handwashing Day), promossa dall'Onu. La prossima edizione ci sarà il 15 ottobre 2011.
Una pratica utilissima anche in casa, semplice e a buon mercato che invece dimentichiamo troppo spesso. Quando ero piccolo era normale, quando si rientrava in casa, che mamma o papà ci “invitassero” in modo convincente a lavarci con attenzione le mani. Altro lavaggio obbligatorio era quello che precedeva il pranzo e la cena.
Ecco alcune indicazioni utili anche per la vita di tutti i giorni.
Una pratica semplice ed economica per prevenire infezioni e malattie come l'influenza.
Alcuni consigli per lavarsi le mani in modo efficace e senza inquinare.
Gli scaffali di supermercati, farmacie ed erboristerie sono pieni di prodotti vari per l'igiene delle mani. Il consumo ovviamente va alle stelle quando si diffonde la psicosi dell'ultima epidemia di turno, dalla suina all'aviaria.
C'è un modo semplice, economico, efficace ed ecologico per avere un ottimo livello di igiene. Indovina di che cosa si tratta?
Lavarsi le mani!
Troppo semplice, pensi? Eppure sui siti di importanti ospedali e strutture sanitarie si trovano ampi capitoli proprio sull'importanza di lavarsi le mani per diminuire la diffusione di infezioni e malattie.
Qui trovi ad esempio un breve manuale dell'Ospedale Niguarda di Milano sul lavaggio delle mani nelle strutture sanitarie.
Ci sono addirittura ospedali che hanno previsto un incentivo economico per l'incremento di questa pratica tra medici ed infermieri, soprattutto per diminuire le sempre più pericolose infezioni ospedaliere.
Esiste anche la Giornata mondiale del lavaggio delle mani (Global Handwashing Day), promossa dall'Onu. La prossima edizione ci sarà il 15 ottobre 2011.
Una pratica utilissima anche in casa, semplice e a buon mercato che invece dimentichiamo troppo spesso. Quando ero piccolo era normale, quando si rientrava in casa, che mamma o papà ci “invitassero” in modo convincente a lavarci con attenzione le mani. Altro lavaggio obbligatorio era quello che precedeva il pranzo e la cena.
Ecco alcune indicazioni utili anche per la vita di tutti i giorni.
- In casa, salvo casi particolari, non è necessario un sapone battericida. Basta una saponetta o un sapone liquido, possibilmente ecologico. Non stiamo parlando infatti del lavaggio che serve in un ospedale o addirittura del lavaggio antisettico ma del normale lavaggio delle mani.
- Lavati le mani spesso: in particolare, quando torni a casa, dopo aver preso i mezzi pubblici, prima di mangiare, dopo aver usato i servizi igienici, dopo aver starnutito, prima di cucinare e manipolare gli alimenti. Aumenta la frequenza di lavaggi in casi particolari, ad esempio se in casa c'è un malato.
- Togli se possibile anelli, bracciali, orologi ecc.
- Insaponati bene: dopo aver bagnato e insaponato le mani, sfregati bene le mani tra loro, raggiungendo tutte le zone, come il dorso delle mani e la zona sotto le unghie, almeno per 10-15 secondi.
- Chiudi l'acqua mentre ti insaponi: è un piccolo consiglio per risparmiare acqua. Lasciare il rubinetto aperto non migliora l'efficacia del lavaggio.
- Usa acqua tiepida: soprattutto se hai bisogno di lavarti le mani spesso, l'uso ripetuto di acqua troppo calda può provocare irritazioni e dermatiti. Inoltre se usi acqua tiepida risparmi energia.
- Risciacqua bene le mani: l'effetto meccanico dell'acqua elimina i microrganismi; inoltre, i residui di sapone possono a lungo andare creare irritazioni e dermatiti.
- Asciuga bene le mani: anche questo limita il rischio di irritazioni e dermatiti.
martedì 11 gennaio 2011
Aceto, un alleato per le pulizie ecologiche in cucina
Altri usi dell'aceto in cucina e in casa.
Brillantante per lavastoviglie; ammorbidente per bucato; pulizia dei piatti; deodorante; pulizia di bicchieri in vetro o cristallo.
L'aceto è sicuro, non è tossico, non inquina ed è economico.
L'aceto è utilissimo in casa per le pulizie e per altri usi non alimentari. Costa poco, non inquina, non è tossico per la nostra salute (come purtroppo tanti detersivi e prodotti per le pulizie) e ha anche un'azione disinfettante e antimicrobica, dovuta all'acido acetico.
Oggi ti presentiamo altri modi per usare l'aceto in casa.
In cucina, oltre che per condire l'insalata (ma ci sono tante ricette in cui si usa l'aceto), l'aceto è utile per tanti usi diversi.
Scopri quali sono.
Brillantante per lavastoviglie; ammorbidente per bucato; pulizia dei piatti; deodorante; pulizia di bicchieri in vetro o cristallo.
L'aceto è sicuro, non è tossico, non inquina ed è economico.
L'aceto è utilissimo in casa per le pulizie e per altri usi non alimentari. Costa poco, non inquina, non è tossico per la nostra salute (come purtroppo tanti detersivi e prodotti per le pulizie) e ha anche un'azione disinfettante e antimicrobica, dovuta all'acido acetico.
Oggi ti presentiamo altri modi per usare l'aceto in casa.
In cucina, oltre che per condire l'insalata (ma ci sono tante ricette in cui si usa l'aceto), l'aceto è utile per tanti usi diversi.
Scopri quali sono.
- Brillantante nella lavastoviglie: fai prima delle prove ma non dovrebbero esserci problemi. Metti l'aceto nella vaschetta del brillantante. Non aggiungere l'aceto direttamente nella lavastoviglie o insieme al detersivo.
- Ammorbidente in lavatrice o nel bucato a mano: metti l'aceto nella vaschetta dell'ammorbidente. E' particolarmente consigliabile se lavi indumenti per neonati e bambine o se sei allergico (o sospetti di esserlo) agli ammorbidenti commerciali. Serve anche a proteggere dal calcare la lavatrice.
- Pulizia dei piatti: puoi aggiungere un cucchiaio di aceto al tuo detersivo per piatti Ecolabel o ecologico se i piatti sono molto sporchi di grasso o per eliminare odori molto forti (es. piatti sporchi di pesce).
- Deodorante: l'aceto è ottimo per togliere odori sgradevoli e persistenti. Ad esempio, se hai pulito del pesce, usa l'aceto per lavare il lavandino e le altre superficie e stoviglie sporche di pesce. Potete mettere una ciotola con un po' di aceto in una stanza per togliere l'odore di chiuso e/o di fumo.
- Pulire bicchieri e caraffe: bicchieri, bottiglie, caraffe e altri oggetti di vetro o di cristallo brilleranno se li lavi con acqua e aceto. L'aceto è utile anche per togliere le macchie di calcare, ad esempio da una brocca di vetro. Risciacqua bene brocche e bicchieri, soprattutto nel caso di bicchieri per il vino!
sabato 8 gennaio 2011
Natale Verde: a Roma la raccolta straordinaria degli alberi di Natale
Gli alberi di Natale naturali possono sopravvivere in vaso o in un giardino.
Se dovete comunque eliminarli da casa, provate a ripiantarli.
In alternativa, usate il servizio di raccolta differenziata del vostro Comune.
A Roma fino al 15 gennaio c'è la raccolta straordinaria degli alberi. Qui tutte le notizie utili.
Abbiamo già dedicato due post all'albero di Natale: ti abbiamo spiegato differenze tra l'albero di Natale vero e quello artificiale e come prenderti cura del tuo abete per averlo in forma il prossimo anno o per dargli comunque nuova vita.
Ora che le feste sono finite, devi mettere in pratica i nostri suggerimenti oppure smaltire nel modo corretto il tuo albero.
A Roma per il sesto anno consecutivo c'è la raccolta straordinaria degli abeti. Qui trovi tutte le informazioni utili per non inquinare con il tuo albero.
Se non sei di Roma, chiedi al tuo Comune come devi fare per smaltire il tuo albero. Se non hanno attivato nessun servizio, invitali a farlo per il prossimo anno e segui comunque i nostri suggerimenti.
"Non cestinare il tuo albero di Natale", partecipa alla raccolta straordinaria degli abeti
Torna per il sesto anno consecutivo, fino al 15 gennaio, la raccolta straordinaria degli alberi di Natale promossa da AMA in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Ambientali del Verde Urbano di Roma Capitale, il Corpo Forestale dello Stato e il TGR Lazio.
Ama provvede, insieme al Corpo Forestale dello Stato, a selezionare gli abeti che vengono consegnati nei centri di raccolta: quelli in buone condizioni vengono trasportati e ripiantati presso la sede del CFS di Arcinazzo Romano e destinati ad iniziative di educazione ambientale; gli alberi restanti invece vengono portati all'impianto AMA di Maccarese per essere trasformati in compost, un fertilizzante naturale di alta qualità.
Per preservare l'abete, mantenerlo in buono stato fino all'Epifania e permettere così che possa essere ripiantato, il Corpo forestale dello Stato indica alcune semplici regole:
- privilegiare l'acquisto di alberi che abbiano una zolla proporzionata rispetto alla dimensione della pianta;
- non togliere il rivestimento della zolla e avere la massima cura nella manipolazione prima della piantagione;
- utilizzare, per il posizionamento in vaso, terreno argilloso per conservare la compattezza della zolla;
- non utilizzare addobbi pesanti per non spezzare i rami;
- non usare sostanze decorative che imbrattino la superficie delle foglie.
Anche gli abeti di Natale artificiali vanno conferiti presso i centri di raccolta Ama e non gettati nei cassonetti stradali.
Da venerdì 7 a sabato 15 gennaio, tutti gli 11 Centri di raccolta AMA (vedi elenco qui sotto), sono a disposizione dei cittadini per consegnare gli abeti di Natale.
Domenica 9 gennaio i cittadini possono, inoltre, consegnare gli abeti di Natale anche presso una postazione straordinaria allestita a Piazzale Clodio - parcheggio largo Livatino (Municipio XVII) dalle 8 alle 13.
Per informazioni sull'iniziativa e sui siti coinvolti Numero Verde Ama 800867035 (feriali dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 14); da venerdì pomeriggio a domenica e nei festivi Sala Operativa Ama 0651693339/3340/3341 - 24 ore su 24.
Se dovete comunque eliminarli da casa, provate a ripiantarli.
In alternativa, usate il servizio di raccolta differenziata del vostro Comune.
A Roma fino al 15 gennaio c'è la raccolta straordinaria degli alberi. Qui tutte le notizie utili.
Abbiamo già dedicato due post all'albero di Natale: ti abbiamo spiegato differenze tra l'albero di Natale vero e quello artificiale e come prenderti cura del tuo abete per averlo in forma il prossimo anno o per dargli comunque nuova vita.
Ora che le feste sono finite, devi mettere in pratica i nostri suggerimenti oppure smaltire nel modo corretto il tuo albero.
A Roma per il sesto anno consecutivo c'è la raccolta straordinaria degli abeti. Qui trovi tutte le informazioni utili per non inquinare con il tuo albero.
Se non sei di Roma, chiedi al tuo Comune come devi fare per smaltire il tuo albero. Se non hanno attivato nessun servizio, invitali a farlo per il prossimo anno e segui comunque i nostri suggerimenti.
"Non cestinare il tuo albero di Natale", partecipa alla raccolta straordinaria degli abeti
Torna per il sesto anno consecutivo, fino al 15 gennaio, la raccolta straordinaria degli alberi di Natale promossa da AMA in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Ambientali del Verde Urbano di Roma Capitale, il Corpo Forestale dello Stato e il TGR Lazio.
Ama provvede, insieme al Corpo Forestale dello Stato, a selezionare gli abeti che vengono consegnati nei centri di raccolta: quelli in buone condizioni vengono trasportati e ripiantati presso la sede del CFS di Arcinazzo Romano e destinati ad iniziative di educazione ambientale; gli alberi restanti invece vengono portati all'impianto AMA di Maccarese per essere trasformati in compost, un fertilizzante naturale di alta qualità.
Per preservare l'abete, mantenerlo in buono stato fino all'Epifania e permettere così che possa essere ripiantato, il Corpo forestale dello Stato indica alcune semplici regole:
- privilegiare l'acquisto di alberi che abbiano una zolla proporzionata rispetto alla dimensione della pianta;
- non togliere il rivestimento della zolla e avere la massima cura nella manipolazione prima della piantagione;
- utilizzare, per il posizionamento in vaso, terreno argilloso per conservare la compattezza della zolla;
- non utilizzare addobbi pesanti per non spezzare i rami;
- non usare sostanze decorative che imbrattino la superficie delle foglie.
Anche gli abeti di Natale artificiali vanno conferiti presso i centri di raccolta Ama e non gettati nei cassonetti stradali.
Da venerdì 7 a sabato 15 gennaio, tutti gli 11 Centri di raccolta AMA (vedi elenco qui sotto), sono a disposizione dei cittadini per consegnare gli abeti di Natale.
- Municipio 1 campo boario da lun a sab 15/18 domenica 7/13
- Municipio 2 campi sportivi da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 4 ateneo salesiano da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 5 messi d'oro da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 6 teano da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 10 togliatti da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 12 laurentina da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 13 bottero da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 13 morelli da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 15 martini da lun a sab 7/13 e 14/18,30 domenica 7/13
- Municipio 20 olgiata da lun a sab 15/18 domenica 7/13
Domenica 9 gennaio i cittadini possono, inoltre, consegnare gli abeti di Natale anche presso una postazione straordinaria allestita a Piazzale Clodio - parcheggio largo Livatino (Municipio XVII) dalle 8 alle 13.
Per informazioni sull'iniziativa e sui siti coinvolti Numero Verde Ama 800867035 (feriali dal lunedì al giovedì dalle 8 alle 17 e il venerdì dalle 8 alle 14); da venerdì pomeriggio a domenica e nei festivi Sala Operativa Ama 0651693339/3340/3341 - 24 ore su 24.
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mercoledì 5 gennaio 2011
Saldi equosolidali alle bottege Chico Mendes
A partire da venerdì 7 gennaio 2011 arrivano i saldi equosolidali. Nelle botteghe Chico Mendes Altromercato di Milano, infatti, potrai trovare molti prodotti con sconti del 20%, 30% e 40%.
Si parte con l'abbigliamento e gli accessori delle collezioni Altromercato e Altraqualità. Potrai comprare a prezzo ribassato capi di abbigliamento, borse, bigiotteria, capi in cotone ecologico, borse fatte a Bogotà, in Colombia, con copertoni e camere d'aria recuperate e tanti altri oggetti.
I saldi del commercio equo e solidale non diminuiscono il compenso equo che arriva ai produttori: sul sito delle botteghe Chico Mendes puoi scoprire come funziona la riduzione del prezzo. In pratica, viene tagliata solo la parte del prezzo che resta alla Bottega, mentre resta inalterata la quota destinata ai produttori dei Paesi in via di sviluppo e quella di Altromercato.
Le botteghe Chico Mendes sono tutte a Milano.
Qui puoi trovare altri negozi del commercio equo e solidale a Roma e nel resto d'Italia: molti di questi negozi fanno in questo periodo qualche forma di saldo, per cui vale la pena fare un salto per andare a trovarli!
Si parte con l'abbigliamento e gli accessori delle collezioni Altromercato e Altraqualità. Potrai comprare a prezzo ribassato capi di abbigliamento, borse, bigiotteria, capi in cotone ecologico, borse fatte a Bogotà, in Colombia, con copertoni e camere d'aria recuperate e tanti altri oggetti.
I saldi del commercio equo e solidale non diminuiscono il compenso equo che arriva ai produttori: sul sito delle botteghe Chico Mendes puoi scoprire come funziona la riduzione del prezzo. In pratica, viene tagliata solo la parte del prezzo che resta alla Bottega, mentre resta inalterata la quota destinata ai produttori dei Paesi in via di sviluppo e quella di Altromercato.
Le botteghe Chico Mendes sono tutte a Milano.
Qui puoi trovare altri negozi del commercio equo e solidale a Roma e nel resto d'Italia: molti di questi negozi fanno in questo periodo qualche forma di saldo, per cui vale la pena fare un salto per andare a trovarli!
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lunedì 3 gennaio 2011
Addio buste di plastica? Occhio alla fregatura!
Dal 1 gennaio 2011 le buste di plastica "usa e getta" sono andate in pensione.
Con questa scusa, c'è il rischio che le altre buste ci costino di più.
Il (cattivo) esempio di una nota catena di librerie: 0,10 euro per una borsa di carta con il marchio della libreria, mentre la busta di plastica è gratis!
Per risparmiare: portiamo la borsa (riutilizzabile) da casa!
Fatta la legge, trovato l'inganno (a danno degli ecorisparmiatori)!
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una notizia sulle buste di plastica, vietate a partire del 1 gennaio 2011. Abbiamo ribadito il nostro consiglio: il problema non è tanto quello delle buste di plastica ma in genere delle buste "usa e getta", inutili, dannose e costose. Le buste di plastica sono peggiori ma non è che con quelle di carta o di plastica ecologica le cose siano perfette.
Abbiamo anche lanciato un allarme: non è che con la scusa della fine delle buste di plastica qualche negozio o supermercato penserà bene di far pagare di più le altre buste?
Bene: detto, fatto. In una nota catena italiana di librerie, ho acquistato due libri che sono stati automaticamente messi dalla commessa in una busta di plastica. Ho visto in un angolo una pila di buste di carta e quindi ho chiesto gentilmente: "Scusi, posso avere al posto di questa una busta di carta?". "Ehm, le buste di carta costano dieci centesimi" ha risposto imbarazzata la commessa. "Bene, allora niente busta, neanche di plastica!". C'è rimasta un po' male ma ha taciuto.
Mi sembra già scandaloso che una libreria (anzi, una grande catena) non abbia fatto già da anni almeno la scelta della busta di carta (carta, libri... c'è qualcosa in comune). La cosa ancora più scandalosa è che avrei dovuto pagare 0,10 euro per una busta di carta (di dimensioni peraltro contenute) con la pubblicità della suddetta catena. Ma come, devo pagare e farti pure la pubblicità?
Da questo episodio ho dedotto alcuni insegnamenti:
Con questa scusa, c'è il rischio che le altre buste ci costino di più.
Il (cattivo) esempio di una nota catena di librerie: 0,10 euro per una borsa di carta con il marchio della libreria, mentre la busta di plastica è gratis!
Per risparmiare: portiamo la borsa (riutilizzabile) da casa!
Fatta la legge, trovato l'inganno (a danno degli ecorisparmiatori)!
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una notizia sulle buste di plastica, vietate a partire del 1 gennaio 2011. Abbiamo ribadito il nostro consiglio: il problema non è tanto quello delle buste di plastica ma in genere delle buste "usa e getta", inutili, dannose e costose. Le buste di plastica sono peggiori ma non è che con quelle di carta o di plastica ecologica le cose siano perfette.
Abbiamo anche lanciato un allarme: non è che con la scusa della fine delle buste di plastica qualche negozio o supermercato penserà bene di far pagare di più le altre buste?
Bene: detto, fatto. In una nota catena italiana di librerie, ho acquistato due libri che sono stati automaticamente messi dalla commessa in una busta di plastica. Ho visto in un angolo una pila di buste di carta e quindi ho chiesto gentilmente: "Scusi, posso avere al posto di questa una busta di carta?". "Ehm, le buste di carta costano dieci centesimi" ha risposto imbarazzata la commessa. "Bene, allora niente busta, neanche di plastica!". C'è rimasta un po' male ma ha taciuto.
Mi sembra già scandaloso che una libreria (anzi, una grande catena) non abbia fatto già da anni almeno la scelta della busta di carta (carta, libri... c'è qualcosa in comune). La cosa ancora più scandalosa è che avrei dovuto pagare 0,10 euro per una busta di carta (di dimensioni peraltro contenute) con la pubblicità della suddetta catena. Ma come, devo pagare e farti pure la pubblicità?
Da questo episodio ho dedotto alcuni insegnamenti:
- ho rafforzato la convinzione di usare solo le buste NON "usa e getta", possibilmente di stoffa. Vedrete che il costo delle buste "usa e getta" non di plastica andrà a crescere, con la scusa che non inquinano (il che non è vero). Penso che alla fine, usando borse riutilizzabili, si possa risparmiare una cifra anche superiore ai 10 euro che avevamo stimato qualche tempo fa.
- da oggi in poi boicotterò la suddetta catena di librerie, tranne casi di forza maggiore. Chi se ne frega del miraggio di uno sconto (posticipato) del 10% legato alla carta punti, dopo una spesa faraonica. Molte piccole librerie indipendenti fanno già sconti e promozioni. Inoltre, se proprio devo risparmiare, allora compro i libri al supermercato, con uno sconto medio del 15%. Supermercato e piccole librerie indipendenti: è una ricetta che mi sembra adatta.
- il motivo del boicottaggio è che la singola busta, comprata in uno stock di qualche milione, costa alla libreria non più di 0,1 centesimi. La stessa busta mi viene rivenduta a dieci volte il suo valore. Come lo chiameresti un comportamento del genere? Siamo ai limiti della borsa nera! In più, sono obbligato a pagare la libreria per poi fare pubblicità alla libreria stessa! Ma siamo impazziti? Se vuoi darmi una busta che devo pagare, allora voglio una busta bianca, altrimenti la busta te la tieni!
- occorre vigilare perché ogni novità, soprattutto quelle a favore dell'ambiente, sono l'occasione per nuovi comportamenti furbeschi e truffaldini.
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Aceto: cinque usi per le pulizie ecologiche
L'aceto è un prodotto ecologico, non tossico e a basso costo da usare in casa.
Ha un'azione disinfettante e antimicrobica.
Cinque usi per le pulizie: pulire i pavimenti e i vetri, pulire il water, eliminare il calcare e le macchie di muffa.
Sai già che l'aceto è uno dei nostri migliori alleati per le pulizie ecologiche, efficaci e a basso costo. Oltre a essere un ingrediente insostituibile della cucina mediterranea, l'aceto ha tante virtù. Oltre ad avere un potere sgrassante, ha anche un'azione disinfettante e antimicrobica. Per quest'ultima proprietà è usato in molte conserve alimentari.
Oggi ti presento cinque usi dell'aceto per le pulizie ecologiche.
Per pulire puoi usare un aceto a basso costo comprato in un discount: usa un aceto bianco, possibilmente scarico di colore (cioè molto chiaro).
Un consiglio: proteggi le mani perché l'aceto è irritante.
E tu, conosci altri usi dell'aceto per pulire in casa?
Ha un'azione disinfettante e antimicrobica.
Cinque usi per le pulizie: pulire i pavimenti e i vetri, pulire il water, eliminare il calcare e le macchie di muffa.
Sai già che l'aceto è uno dei nostri migliori alleati per le pulizie ecologiche, efficaci e a basso costo. Oltre a essere un ingrediente insostituibile della cucina mediterranea, l'aceto ha tante virtù. Oltre ad avere un potere sgrassante, ha anche un'azione disinfettante e antimicrobica. Per quest'ultima proprietà è usato in molte conserve alimentari.
Oggi ti presento cinque usi dell'aceto per le pulizie ecologiche.
Per pulire puoi usare un aceto a basso costo comprato in un discount: usa un aceto bianco, possibilmente scarico di colore (cioè molto chiaro).
Un consiglio: proteggi le mani perché l'aceto è irritante.
- Lavare il pavimento: ovviamente l'aceto va diluito in acqua. Per precauzione, non usarlo sui pavimenti di marmo.
- Pulire i vetri: prepara uno spruzzatore con acqua e aceto (ad esempio una parte di aceto e tre di acqua). Usalo per la normale pulizia dei vetri, magari usando carta di giornale recuperata o un panno in microfibra.
- Pulire il water: versa un bicchiere di aceto lungo le pareti del water e lascia agire per 2-3 ore. Se lo sporco è ostinato, aumenta le ore di contatto dell'aceto con il water. Puoi anche usare uno spruzzatore preparato con aceto puro, da spruzzare lungo le pareti. Migliora l'azione usando lo spazzolino del water.
- Pulire il calcare: sfrutta l'acidità dell'aceto, senza comprare pericolosi prodotti industriali. Fai delle prove: il contatto troppo prolungato dell'aceto su alcuni materiali, ad esempio metallo cromato, può provocare danni (come tutti i prodotti anticalcare, del resto). Inizia con periodi brevi di contatto dell'aceto sul calcare da pulire. Usa una spazzolina per eliminare il calcare ormai ammorbidito (se non usi gli spazzolini da denti a teste intercambiabili, è un ottimo modo per riciclare lo spazzolino vecchio).
- Pulire le muffe: un classico esempio sono le fughe del bagno, ad esempio intorno alla vasca da bagno o alla doccia. Usa insieme l'aceto e una spazzolina (da usare solo per le pulizie!).
E tu, conosci altri usi dell'aceto per pulire in casa?
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