Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute

lunedì 3 gennaio 2011

Addio buste di plastica? Occhio alla fregatura!

Dal 1 gennaio 2011 le buste di plastica "usa e getta" sono andate in pensione.
Con questa scusa, c'è il rischio che le altre buste ci costino di più.
Il (cattivo) esempio di una nota catena di librerie: 0,10 euro per una borsa di carta con il marchio della libreria, mentre la busta di plastica è gratis!
Per risparmiare: portiamo la borsa (riutilizzabile) da casa!


Fatta la legge, trovato l'inganno (a danno degli ecorisparmiatori)!

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una notizia sulle buste di plastica, vietate a partire del 1 gennaio 2011. Abbiamo ribadito il nostro consiglio: il problema non è tanto quello delle buste di plastica ma in genere delle buste "usa e getta", inutili, dannose e costose. Le buste di plastica sono peggiori ma non è che con quelle di carta o di plastica ecologica le cose siano perfette.

Abbiamo anche lanciato un allarme: non è che con la scusa della fine delle buste di plastica qualche negozio o supermercato penserà bene di far pagare di più le altre buste?

Bene: detto, fatto. In una nota catena italiana di librerie, ho acquistato due libri che sono stati automaticamente messi dalla commessa in una busta di plastica. Ho visto in un angolo una pila di buste di carta e quindi ho chiesto gentilmente: "Scusi, posso avere al posto di questa una busta di carta?". "Ehm, le buste di carta costano dieci centesimi" ha risposto imbarazzata la commessa. "Bene, allora niente busta, neanche di plastica!". C'è rimasta un po' male ma ha taciuto.

Mi sembra già scandaloso che una libreria (anzi, una grande catena) non abbia fatto già da anni almeno la scelta della busta di carta (carta, libri... c'è qualcosa in comune). La cosa ancora più scandalosa è che avrei dovuto pagare 0,10 euro per una busta di carta (di dimensioni peraltro contenute) con la pubblicità della suddetta catena. Ma come, devo pagare e farti pure la pubblicità?

Da questo episodio ho dedotto alcuni insegnamenti:
  • ho rafforzato la convinzione di usare solo le buste NON "usa e getta", possibilmente di stoffa. Vedrete che il costo delle buste "usa e getta" non di plastica andrà a crescere, con la scusa che non inquinano (il che non è vero). Penso che alla fine, usando borse riutilizzabili, si possa risparmiare una cifra anche superiore ai 10 euro che avevamo stimato qualche tempo fa.

  • da oggi in poi boicotterò la suddetta catena di librerie, tranne casi di forza maggiore. Chi se ne frega del miraggio di uno sconto (posticipato) del 10% legato alla carta punti, dopo una spesa faraonica. Molte piccole librerie indipendenti fanno già sconti e promozioni. Inoltre, se proprio devo risparmiare, allora compro i libri al supermercato, con uno sconto medio del 15%. Supermercato e piccole librerie indipendenti: è una ricetta che mi sembra adatta.

  • il motivo del boicottaggio è che la singola busta, comprata in uno stock di qualche milione, costa alla libreria non più di 0,1 centesimi. La stessa busta mi viene rivenduta a dieci volte il suo valore. Come lo chiameresti un comportamento del genere? Siamo ai limiti della borsa nera! In più, sono obbligato a pagare la libreria per poi fare pubblicità alla libreria stessa! Ma siamo impazziti? Se vuoi darmi una busta che devo pagare, allora voglio una busta bianca, altrimenti la busta te la tieni!

  • occorre vigilare perché ogni novità, soprattutto quelle a favore dell'ambiente, sono l'occasione per nuovi comportamenti furbeschi e truffaldini. 
[foto PortalaSporta.it]

    2 commenti:

    Redshed ha detto...

    Sono molto d'accordo con tutto quello che dici, difatti non mi ha mai dato questa gran gioia la messa al bando dei sacchetti di plastica.

    Mi pare ovvio che la soluzione migliore sia portarsi sempre una shopper non-usa-e-getta, e forse il prezzo più alto delle buste possono aiutare a farlo capire ai più "testoni". E' anche vero, come dici te, che il prezzo più alto è solo una fregatura bella e buona e che non si può pensare di cambiare la quotidianità delle persone in modo così subdolo, non siamo scemi e alla gente lo spieghi, poi capisce.
    Una grande catena di distribuzione da me ha fatto una grossa campagna in questo senso e mi pare abbia funzionato, ormai ne vedo pochi che fanno la spesa senza borse.

    Ti seguo con interesse :)

    Pier Francesco ha detto...

    Grazie TheSheds, per i complimenti ed il tuo contributo!
    Penso che la soluzione ottimale per l'ambiente e per le nostre tasche sia quella di portarsi sempre dietro borse e buste, in primo luogo al supermercato ma anche come abitudine costante. Spesso ci riempiamo di bustine di farmacie, cartolerie, librerie, negozietti vari. Magari qualche comune dovrebbe pensare a stampare un po' di borse di stoffa insieme alle associazioni dei commercianti. Un'ultima cosa: la borsa di stoffa è l'ideale per il pane (anche per conservarlo a casa) perchè non perde di fragranza.

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