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giovedì 4 novembre 2010

Riscaldamento: italiani spreconi, troppe ore di accensione

E' ora di accendere i riscaldamenti: una bella comodità, senza dubbio, ma anche una bella spesa per le nostre tasche.

Un'indagine di Altroconsumo ha rivelato che gli italiani rispettano poco le regole imposte sui periodi e gli orari di accensione dei riscaldamenti, come pure la necessità di abbassare il riscaldamento di notte. L'indagine ha coinvolto 4.400 famiglie italiane.

I più indisciplinati sono gli abitanti della zona climatica B (in cui paradossalmente ci sono città decisamente calde, come Palermo e Reggio Calabria). Il periodo consentito per accendere il riscaldamento va dal 1 dicembre al 31 marzo. Ebbene, addirittura il 42% va ben oltre questi limiti.
Gli abitanti della zona E (con città come Milano, Torino e Bologna) sono invece i più distratti per il numero di ore e per l'accensione notturna. Potrebbero tenere acceso l'impianto di riscaldamento per ben 14 ore al giorno, ma questo periodo non basta al 14% degli intervistati. Va peggio per il divieto notturno, che è rispettato solo da 38 famiglie su 100.

Inutile aggiungere che grandi sprechi sul riscaldamento si fanno anche in tanti uffici ed edifici pubblici, dove spesso troviamo finestre aperte per tutto l'inverno.

Sprecare sul riscaldamento non vuol dire solo buttare soldi ma anche inquinare, soprattutto per la produzione di CO2 e per il conseguente effetto serra.

Per sapere in quale zona rientra il comune in cui abitate e quali sono le norme sull'accensione del riscaldamento, potete consultare questa pagina web.

Prossimamente su Ecologia e/é Risparmio i consigli per risparmiare sul riscaldamento della vostra casa.
[foto Flickr]

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