Il blog degli ecorisparmiatori: far convivere l'ambiente e il portafogli. Consigli pratici per risparmiare e difendere la natura, il clima e la nostra salute
venerdì 13 giugno 2008
Consigli per gli acquisti: una rivista che parla di ambiente e agricoltura
Per questo - quando ne avremo l'occasione - vi proporremo i nostri consigli per gli acquisti, comprese le recensioni di libri e riviste utili, che alla fine dei conti ci fanno risparmiare.
Oggi vi parliamo di una rivista che è un vero e proprio caso editoriale: non si trova in edicola eppure ha circa 80mila abbonati (certificati Ads); non parla di gossip, pettegolezzi e altre sciocchezze, eppure è seguita con affetto e attenzione da tanti lettori; non fa pubblicità scoppiettanti, eppure ha superato i 25 anni di vita.
Si tratta di "Vita in Campagna", il mensile di agricoltura pratica ed educazione ambientale. in questa rivista del gruppo Informatore Agrario si parla ogni mese di coltivazioni, allevamenti, agricoltura biologica, turismo rurale, agriturismo. L'attenzione all'ambiente e al paesaggio, a consumi più responsabili, all'autoproduzione di tante cose utili (dalle marmellate alla legna da ardere), è una costante di tutti i numeri di "Vita in Campagna".
Ogni mese, insieme alla rivista, ci sono una serie di supplementi molto utili:
i Lavori del mese
le Guide illustrate
il Calendario (un vero e proprio oggetto da collezione, quasi come quello di Frate Indovino)
il nuovo supplemento Vivere la casa in campagna, molto interessante per le tematiche del nostro blog.
Nel rinnovato sito internet www.vitaincampagna.it trovate parecchi contenuti gratuiti che, oltre ad essere utili in sé, possono darvi un'idea concreta di quello che potete aspettarvi da questo mensile.
Se volete ricevere una copia gratuita in omaggio come prova, potete richiederla anche on line.
Nei prossimi mesi vi segnaleremo articoli o notizie interessanti dal sommario o dal sito di Vita in Campagna.
mercoledì 4 giugno 2008
Risparmia energia spegnendo la lucina rossa
Consumare energia inquina.
Risparmiare energia vuol dire - sempre - inquinare di meno e risparmiare soldi.
Ribadito questo concetto, il problema è quello di risparmiare energia in modo intelligente, senza rinunciare al frigorifero o all'aspirapolvere o senza ricorrere alle candele (tranne il caso di una cena romantica, ma questa è un'altra storia).
Oggi, tramite il quotidiano gratuito City, ho letto una notizia della Reuters.
Per risparmiare sulla bolletta della luce bisogna spegnere Play Station e televisori al plasma.
Nel caso dei televisori (tutti!) bisogna spegnere la famosa lucina rossa che li lascia in stand by. Per anni ci hanno fatto credere che la posizione di stand by consumava poco o nulla ma non è così, soprattutto se moltiplicate tutto per le migliaia di ore in cui la lucina rossa resta accesa e per i milioni di televisori che ci sono, solo in Italia.
Pare che Play Station (e le consorelle, come la Xbox), televisori al plasma e (ahimè) computer portatili guidino la classifica degli apparecchi elettrici che consumano di più, anche quando sono in stand by. Una Play Station in stand by consuma (o meglio, spreca, visto che in quel momento non serve a nulla) cinque volte più di un frigorifero.
Il consiglio, quindi, è molto semplice: non lasciate mai i vostri apparecchi elettronici in stand by. In alcuni casi alcuni apparecchi (come ad esempio il mio router wireless) non hanno un interruttore, per cui l'unica possibilità per spegnerli sarebbe staccare la spina. Una soluzione comoda, soprattutto dove avete il computer e altri strumenti, è quella di usare una multipresa elettrica (alias "ciabatta") con l'interruttore: si spegne l'interruttore e il gioco è fatto.
Lo studio originale di cui si parla nella notizia è di Choise, un sito di informazione per i consumatori australiani.
In realtà su Choise ci sono tanti altri consigli per risparmiare soldi e inquinare di meno quando usiamo apparecchi elettronici e computer. Ne parleremo in un prossimo articolo.
Il ketchup, un modo economico ed ecologico per pulire il rame
Vi segnalo un post molto interessante che spiega un uso alternativo del ketchup, la micidiale salsa rossa forestiera che lascia in me le stesse perplessità gastronomiche che lascia in Bressanini.
Il ketchup è fatto soprattutto di pomodoro (acido) e di aceto (acido), oltre a zucchero, cipolla ecc.
Cosa ha pensato il Bressanini? Spalmare un bello strato di ketchup su pentole e padelle in rame da lucidare, aspettare 30 minuti e poi risciacquare. Il risultato è una padella pulita e lucida (vedi la terza foto a destra), senza sforzo e (aggiungo io) senza inquinare. Il vantaggio, rispetto all'uso del semplice aceto, è che il ketchup è denso e quindi si può spalmare senza scivolare via.
Davvero geniale!
Inutile dire che sicuramente possiamo risparmiare usando il ketchup al posto di uno dei tanti costosi ed inquinanti prodotti "lucidarame", "brillarame" e simili.
Mi resta solo un dubbio: io mi fido del De Mauro e dico "il" ketchup.
martedì 3 giugno 2008
L'utilissima soda per pulire senza inquinare
La soda (solvay), da non confondere con la soda caustica, è stata molto usata in passato per pulire. Ancora oggi può essere utilissima.
Vediamo alcuni usi:
- pulizia del piano cottura e del forno
- pulizia di macchie di grasso e bruciature da pentole e padelle
- pulizia di oggetti di plastica come secchio dell'immondizia, tovaglie e tenda della doccia
- pulizia di mobili da giardino in ferro battuto
- pulizia griglia e utensili da barbecue
- pulizia delle bottiglie dai residui di vino e di olio (molto efficace!)
Inoltre, la soda si può usare per fare il sapone in casa (compreso il sapone per lavastoviglie) e anche per il bucato.
Non usare in questi casi:
- su superfici di alluminio, legno e cotto
- su vasche e tubi in fibra di vetro
- per sgorgare scarichi intasati
domenica 1 giugno 2008
Panni puliti risparmiando energia (e soldi)
La Giornata del bucato intelligente, promossa in Alto Adige per il 10 maggio scorso, è ormai passata.
Sono però sempre di attualità questi consigli del Centro Tutela Consumatori e Utenti dell'Alto Adige. Sono tutti suggerimenti che ci permettono di risparmiare soldi mentre laviamo i nostri indumenti, con un effetto positivo anche per l'ambiente.
Infatti, per risparmiare facendo il bucato bisogna soprattutto:In questo modo, inoltre, spesso abbiamo anche l'effetto di rovinare meno i nostri indumenti, facendoli durare più a lungo: un altro bel risparmio!
- consumare meno acqua, soprattutto meno acqua calda (quindi meno energia)
- usare meno detersivi (compresi tutti i prodotti più o meno inutili, come ammorbidenti, sbiancanti ecc.) che inquinano
Su alcuni di questi argomenti, come le noci lavabiancheria, torneremo presto nel blog.
Panni puliti risparmiando energia
[fonte Centro Tutela Consumatori Utenti]
Temperature di lavaggio troppo alte, detersivi sbagliati e in quantità eccessiva, centrifuga insufficiente. Sono errori comuni quando si fa il bucato, che però costano denaro, accrescono inutilmente l'inquinamento ambientale e spesso rovinano i nostri indumenti. Contro gli sprechi e per una maggiore attenzione verso l'ambiente, la salute e il portafogli, è stata promossa la “giornata del bucato intelligente”, in programma il 10 maggio 2008.
Anche nell'utilizzo della lavatrice o della lavastoviglie possiamo contribuire alla tutela del clima e perfino risparmiare qualche soldo.
Anzitutto, quando acquistiamo questi elettrodomestici scegliamo modelli ad alta efficienza energetica: costano un po' di più, ma si ripagano ampiamente grazie a una maggiore durata e ai minori consumi.
Regole base per fare bene il bucato: un apparecchio ad alta efficienza energetica, basse temperature di lavaggio e la giusta quantità di detersivo aiutano a salvaguardare il nostro clima risparmiando fino al 50 per cento di anidride carbonica. In occasione della "giornata del bucato intelligente" pubblichiamo alcuni consigli pratici per lavare in modo ecologico ed economico.
Principali regole di lavaggio:
- separare i capi bianchi da quelli colorati
- seguire le istruzioni di lavaggio riportate sull'etichetta dei capi da lavare
- utilizzare la lavatrice a pieno carico, tranne quando si lavano capi delicati o in lana
- impiegare meno detersivo possibile, scegliendo quello idoneo al tipo di tessuto da lavare (normale, per capi colorati, per capi delicati)
- preferire i detersivi concentrati e in confezioni ricaricabili; in ogni caso moderarne sempre il dosaggio.
Tutto ciò che avreste sempre voluto sapere per fare bene il bucato
Come funzionano i detersivi combinati?
I detersivi combinati sono prodotti “3 in 1” composti da un detersivo base, un anticalcare e del sale antimacchia. I detersivi combinati sono ecologici perché l'anticalcare impiegato dipende dalla durezza dell'acqua e in questo modo è possibile dosare al minimo gli altri componenti. Il sale antimacchia, reperibile in tutti i negozi biologici, va utilizzato solo per i capi particolarmente sporchi.
Che differenza c'è tra i classici detersivi in polvere e quelli concentrati?
In passato esistevano soltanto i detersivi in polvere, confezionati in grandi scatole o fustini. Oltre alle sostanze tensioattive, contenevano anche molti (inutili) coadiuvanti. Poi sono arrivati i detersivi concentrati e superconcentrati, nei quali la presenza di additivi è drasticamente ridotta; la quantità utilizzata ad ogni lavaggio è quindi assai inferiore rispetto ai vecchi prodotti.
Qual è la differenza tra detersivi liquidi e in polvere?
I detersivi liquidi, grazie alla loro composizione, sono più efficaci di quelli in polvere nell'eliminare grasso e unto. Per questo si prestano specialmente per il prelavaggio a mano. Al contrario non contengono candeggiante e quindi non eliminano determinate macchie come ad es. quelle di frutta. I detersivi liquidi hanno il vantaggio di non lasciare spiacevoli residui biancastri sui capi lavati, cosa che invece può accadere con i detersivi in polvere.
La noce di sapone è efficace quanto un normale detersivo?
La noce di sapone è il frutto del Sapindus mukorossi o albero del sapone. Il guscio contiene saponina in forma concentrata (14 % circa) e di alta qualità. Questa sostanza ha un alto potere detergente ed è quindi efficace contro grasso e macchie persistenti, senza aggredire colori e fibre tessili. Le lavanoci possono essere impiegate a qualunque temperatura di lavaggio; inoltre garantiscono panni più morbidi rispetto ai normali detersivi chimici, rendendo superfluo l'ammorbidente. Particolarmente adatte per il lavaggio di capi colorati (colori scuri) e poco sporchi.
Per lana e seta si può utilizzare un detersivo qualunque?
La lana non sopporta alte temperature di lavaggio, né manipolazioni aggressive come l'essere strofinata, spazzolata o strizzata. Il rischio in caso di trattamento inadeguato è che si restringa o infeltrisca. I capi in lana lavati a mano non vanno lasciati in ammollo, ma immersi rapidamente nell'acqua saponata e subito risciacquati. Seguire attentamente le istruzioni riportate sull'etichetta. Da evitare assolutamente l'uso dell'asciugabiancheria. Si consiglia di impiegare un detersivo specifico o per capi delicati; in alternativa anche lo shampoo per capelli.
L'anticalcare deve essere utilizzato ad ogni lavaggio?
Tutti i detersivi in commercio contengono già dell'anticalcare, efficace anche in caso di acqua abbastanza dura (campo 3 superiore). L'aggiunta di questo prodotto al normale detersivo è consigliata quindi solo se l'acqua di lavaggio è particolarmente dura.